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Premiate le migliori spiagge italiane: vince Castiglione della Pescaia

Legambiente e Touring Club hanno assegnato le Cinque Vele alle località costiere che hanno saputo coniugare turismo ed ecologia. La Sardegna si distingue per le eccellenze.

La località balneare più ecologica del 2014 è Castiglione della Pescaia. La città grossetana si è aggiudicata l’ambito titolo delle Cinque Vele, che Legambiente e Touring Club italiano assegnano ogni anno al "mare più bello", inserendo le spiagge più ecologiche e naturali nella prestigiosa pubblicazione "Guida Blu", giunta alla 14^ edizione. Si tratta di un gruppo molto ristretto di località (quest’anno sono 14), che si dintinguono per avere saputo coniugare con successo il turismo e l’ecosostenibilità, offrendo vacanze da sogno e di qualità, grazie alla gestione sostenibile di un territorio d’eccellenza, alla salvaguardia del paesaggio, ai servizi offerti nel pieno rispetto dell’ambiente e all’enogastronomia di alto livello.

Nella Guida Blu 2014, appunto, Castiglione della Pescaia è in cima alla classifica delle 14 spiagge che si sono guadagnate le Cinque Vele. Al secondo posto c’è Pollica-Acciaroli (Salerno), mentre al terzo figura Posada (Nuoro). Seguono Ostuni (Brindisi), San Vito Lo Capo (Trapani) e Santa Marina Salina (Messina), unica isola nella top 14. La classifica si completa con Vernazza (La Spezia), Otranto (Lecce), Melendugno (Lecce), Baunei (Ogliastra), Bosa (Oristano), Maratea (Potenza) e le new entry Domus De Maria (Cagliari) e Roccella Jonica (Reggio Calabria). La Sardegna è la regione con più spiagge ecologiche: nella classifica se ne contano ben quattro. Segue la Puglia con tre.

Sono significative le motivazioni che hanno portato alla scelta di Castiglione della Pescaia come località regina del 2014: «La tutela e la valorizzazione dell’ecosistema costiero sono gli obiettivi del Comune toscano che porta avanti progetti per la conservazione e la conoscenza dell’habitat dunale e della pineta litoranea, coinvolgendo scuole, cittadini e turisti». Pollica, comune campano del Cilento, è invece stato premiato per il lavoro di «riduzione del consumo idrico» attraverso l’implementazione di un «sistema di trattamento delle acque di depurazione che ne consente il riuso per consumi non potabili»; mentre la sarda Posada si è impegnata nella tutela e valorizzazione dell’ambiente con «il progetto di salvaguardia ambientale del sistema costiero, che ha permesso la rinaturalizzazione delle dune su un fronte di 8 km e il rifacimento del ponte di accesso alla spiaggia di ‘Su Tiriarzu’».

Il comune brindisino di Ostuni è stato premiato per avere implementato un sistema di gestione ambientale certificato Iso 14001 e per «avere dato il via, nel parco regionale delle dune costiere e nell’area naturale di Torre Pozzella, a una razionalizzazione degli accessi al mare, realizzando un sistema integrato bus+bici e allestendo aree di sosta e parcheggi distanti dalla linea di costa». Infine, la perla siciliana di San Vito Lo Capo è «impegnata in attività di valorizzazione del patrimonio ambientale per recuperare aree naturalistiche e preservarle».

Oltre alla classifica delle località costiere, Legambiente e Touring Club hanno inoltre compilato la lista dei migliori comprensori turistici. Si tratta della principale novità della Guida Blu 2014, dove molte località marine vicine tra di loro sono state accorpate in 35 comprensori, definiti come aree geografiche che tengono conto di un’offerta turistica omogenea, al di là dei confini amministrativi. Anche in questo elenco domina la Sardegna, con 5 compensori tra i primi 10. Al primo posto c’è proprio il Golfo di Orosei, Ogliastra e Baronia lungo la costa orientale dell’isola.

Importante anche la classifica delle località lacustri, dove compaiono sette lidi. Nell’ordine, si tratta di Molveno (Trento), Appiano sulla strada del vino (Bolzano) e Fiè allo Sciliar (Bolzano); cui vanno aggiunte le nuove entrate Avigliana (Torino), Tuoro del Trasimeno (Perugia), Massa Marittima (Grosseto) e Bellagio (Como).

È una Guida Blu totalmente rinnovata nella grafica e nei contenuti quella del 2014, che dà più spazio alle foto e che la rende ancora più funzionale e pratica da consultare. Sono state aggiunte informazioni sulla qualità dei territori e tanti consigli pratici, oltre alla grande novità dei comprensori turistici. Ogni comprensorio si apre con un’intervista a un personaggio del mondo associativo, della cultura o dello spettacolo che vive o conosce quel territorio e che prende per mano il lettore per condividere i propri segreti.

Altra novità importante è che per ogni zona balneare si segnala un circuito di visita nell’entroterra, alla scoperta di località come le Bandiere arancioni, il marchio di qualità del Touring che seleziona e certifica le località d’eccellenza dell’entroterra con meno di 15.000 abitanti.

Quest’anno la Guida Blu 2014 “Il mare più bello” diventa anche social. Tutte le novità, gli approfondimenti, gli appuntamenti saranno disponibili sulla pagina facebook Il Mare Più Bello, una sorta di community che raccoglie le località che in questi anni si sono trovate al vertice classifica della Guida Blu con l’obiettivo di condividere buone pratiche e migliorare le proprie performance di sostenibilità ambientale. Sempre in tema di social network, Legambiente lancia anche quest’anno l’invito a scegliere e segnalare entro il 23 luglio, attraverso il sito internet (www.legambiente.it/lapiubella) e sui social network con #laspiaggiapiùbella), la spiaggia più bella d’Italia per individuare i dieci lidi più affascinanti, caratteristici e speciali del Belpaese, quelli che hanno fatto della bellezza la propria principale risorsa. Insieme al nome della spiaggia l’associazione ambientalista invita anche a motivarne la scelta, perché la bellezza non è solo un dato estetico. Lo scorso anno la spiaggia più bella dell’estate 2013 è stata Cala Bianca (Salerno), nel Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano, almeno secondo il parere delle migliaia di internauti che l’hanno votata via web.

La Guida Blu 2014 “Il mare più bello” è stata presentata questa mattina a Roma dalla direttrice generale di Legambiente Rossella Muroni, dal responsabile turismo Legambiente Angelo Gentili, dal presidente del Touring Club Italiano Franco Iseppi, da Stefano Landi del Master MMT – Università LUISS, dal vice presidente di Federparchi Salvatore Sanna, dal presidente Iccrea Banca Francesco Carri e dal responsabile mare di Legambiente Sebastiano Venneri, con la partecipazione dei sindaci delle località premiate che hanno offerto un rinfresco con i prodotti tipici e di qualità. Il volume è già in libreria al prezzo di 19,90 euro.

«Nel corso di questi anni – ha dichiarato Rossella Muroni, direttrice generale di Legambiente – la Guida Blu, frutto di una longeva collaborazione con il Touring Club Italiano, è diventata un’importante bussola nel panorama del turismo balneare e lacustre, orientando i tanti turisti che vogliono fare una vacanza indimenticabile spendendo poco senza però rinunciare alla qualità. Le molte località del nostro vademecum, capaci di coniugare l’offerta turistica con scelte innovative in tema di tutela, conservazione e gestione del territorio, di rifiuti, energia e qualità della ricettività, con le loro esperienze di successo dimostrano tutta la competitività, la forza e la bellezza di un turismo sostenibile che non conosce crisi e che può diventare un elemento chiave dell’impresa turistica».

Aggiunge Angelo Gentili, responsabile turismo Legambiente: «Le località premiate con le Cinque Vele da Legambiente rappresentano l’eccellenza dei distretti del nostro territorio costiero. La qualità che fa la differenza e che traccia le linee guida di ciò che dovrebbe rappresentare il futuro del nostro comparto turistico, capace di garantire occupazione e rilancio dell’economia. Uno scenario positivo, che riesce a coniugare l’autenticità e l’identità dei luoghi, con la bellezza del mare, delle isole e della costa, puntando a valorizzare la qualità dei servizi e la sostenibilità ambientale».

«La nostra presenza al fianco di Legambiente e Touring Club è ormai consolidata, storica. E ne siamo orgogliosi. Anche quest’anno – ha sottolineato Salvatore Sanna, vicepresidente di Federparchi – la Guida Blu, presentata all’inizio di ogni stagione balneare, è un vademecum che si fonda, prima di tutto, sulla qualità ambientale e l’impegno di salvaguardia messo in atto da chi amministra certi territori. In alcuni casi, è vero, è merito della natura, ma fa piacere che si tenga conto anche di una serie di altri parametri e programmi di gestione, quelli stessi che Federparchi-Europarc Italia e i suoi associati portano avanti da sempre. È attestato, peraltro, che laddove c’è qualità del mare e della costa, le economie che vi si legano non sentono la crisi. E proprio per questo ogni anno mi viene quasi spontaneo evidenziare che parchi e aree protette finiscono spesso per coincidere con le aree che meritano le vele, a dimostrazione del valore aggiunto dato dalle scelte di quegli amministratori (e privati) che hanno puntato su qualità della ricettività, rifiuti, energia, ma soprattutto tutela e conservazione del paesaggio».

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