30 euro di multa per gli stabilimenti balneari che non accettano pagamenti con bancomat e carte di credito. Lo stabilisce una proposta del Partito democratico, che sta aggiornando l’articolo n. 693 del Codice penale che già dal 2015 obbliga tutti gli esercenti ad avere il Pos, ma non impone il suo utilizzo per tutti i pagamenti.
Con la modifica a cui sta lavorando il partito di governo, dal prossimo 30 settembre saranno invece sanzionabili tutti coloro che, pur avendo il dispositivo che consente al cliente di pagare con carte elettroniche, si rifiutano di usarlo (ad esempio per i piccoli importi). La cifra minimo per obbligare ad accettare il Pos sarà abbassata a 5 euro (al momento è a 30 euro).
Le novità riguarderanno artigiani e commercianti, compresi i ristoranti e gli stabilimenti balneari, ma anche i professionisti come avvocati, commercialisti, notai e medici. Saranno esclusi, invece, i tabaccai (poiché gestiscono le marche da bollo) e i benzinai (che operano di fatto come sostituti d’imposta, incassando le accise per conto dello Stato).
Così Sergio Boccadutri (Pd), autore dell’emendamento in questione, ha motivato al Sole 24 Ore la sua proposta: «È inaccettabile pensare che un esercente, nell’indicare sulla vetrina la possibilità di pagare la transazione con bancomat o carta di credito, alla fine si rifiuti di utilizzare il Pos».
Polemica è invece la Confcommercio, che boccia la scelta di multare gli esercenti che non accettano le carte di credito. Queste le parole del presidente Carlo Sangalli: «L’intenzione di incentivare ancor di più l’uso della moneta elettronica va nella giusta direzione, anche se vorrei ricordare che in Italia ci sono più Pos che in Francia e in Germania. Quello che ci convince meno è che contestualmente non vengano ridotti i costi per le imprese e si voglia ridurre il limite per l’utilizzo del contante. Ma soprattutto, risulta incomprensibile che si vogliano multare gli esercenti che non accettano le carte di credito e di debito. Questo, francamente, mi sembra inutilmente punitivo».
© Riproduzione Riservata