Un’innovativa “pool cabana” a ridosso della piscina di un porticciolo, per migliorare il comfort degli armatori che ormeggiano le proprie imbarcazioni. È la struttura realizzata da Archibeach, che si è occupata del progetto di riqualificazione di un’area a ridosso del porto turistico di Bibione, in Veneto, il cui approdo è situato sulla laguna interna: si tratta di un riparo naturale dal mare, che l’intervento di Archibeach ha reso ancora più ombreggiato e accogliente.
Il progetto è partito dalla necessità, da parte del titolare dell’attività, di completare un’area del porticciolo già adibita a servizi di piscina, zona solarium, bar, ristorante, servizi igienici e docce per i clienti dei natanti ormeggiati. La scelta di Archibeach ha consistito nella costruzione di un’ulteriore struttura ombreggiante con funzione di “pool cabana”, che ha un vincolo di installazione in solo appoggio e caratteristiche di assoluta amovibilità.
«Analizzando l’uso a cui avrebbe dovuto essere adibita, abbiamo orientato il nostro cliente a valutare la nostra linea di strutture “Bellini multiplo” in alluminio», spiega Gianfranco Amadardo, titolare di Archibeach. «L’uso della struttura ombreggiante soddisferà così i proprietari di un numero limitato di posti barca, che la useranno con funzione di “suite privé” arredate con tavolo, sedute e divano per pranzare, cenare o godersi ore di relax di fronte alla piscina e sul lato laguna, a pochi metri dai loro yacht ormeggiati, nei momenti di sosta in porto».

La struttura “Bellini multiplo” ha dimensioni totali pari a 4×32 metri, suddiviso in otto spazi di 4×4 metri ciascuno, chiusi parzialmente da paretine frangisole. Il sistema di pavimentazione integrata ha consentito di creare un unico decking in WPC il cui peso, sommato alla sottostruttura e alle travi perimetrali, ha zavorrato l’intera struttura in solo appoggio al fondo, senza bisogno di alcun ancoraggio. Da un punto di vista estetico, visto che i profili usati hanno una sezioni di soli 80×80 millimetri e sono impiegati nella costruzione di tutta la struttura, Archibeach ha così ottenuto un’architettura minimalista, leggera e perfettamente armonizzata con l’ambiente circostante. Anche le paretine frangisole a doghe inclinate, che creano una schermatura anche alla vista attraverso un effetto “vedo non vedo”, hanno contribuito a dare una forte identità all’installazione.

«Nel contempo abbiamo rispettato il concetto di strutturalità meccanica attraverso il nostro sistema di giunti brevettati, abbattuto i pesi del materiale utilizzato, eliminato le manutenzioni future e costanti, e infine abbiamo centrato l’obiettivo di sostenibilità per avere usato un materiale come l’allumino, la cui riciclabilità infinita gli ha conferito la definizione di “metallo eterno”», conclude Amadardo.
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