L’uso di canoe, kayak e piccole barche a vela per l’esplorazione turistica e sportiva delle coste e del mare cresce sempre più, e aumentano gli stabilimenti balneari che offrono questo servizio ai propri clienti. Così come è crescente la rappresentanza di spiagge, lidi e villaggi che si dichiarano “acquascooter free” per un mare libero dai motori. Sono i dati di “Mediterraneo da remare”, la campagna nazionale di sensibilizzazione alla tutela del Mare Nostrum, promossa da Fondazione UniVerde e Marevivo con l’adesione del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera.
I dati sono stati presentati due giorni fa al Porto Turistico di Roma dal presidente Alfonso Pecoraro Scanio, già ministro delle politiche agricole e dell’ambiente, insieme all’ammiraglio ispettore capo (CP) Vincenzo Melone, comandante generale del corpo delle Capitanerie di Porto.
«Il dato positivo è che crescono le adesioni di stabilimenti balneari, strutture ricettive, villaggi turistici che decidono di fornire, per i propri clienti, un servizio di noleggio canoe e altri tipi di imbarcazioni a remi» commenta Pecoraro Scanio. Ma avverte: «Serve che il parlamento vari subito un piano di difesa dei nostri mari. La plastica è il materiale più abbandonato sui litorali e, secondo i dati dell’ultimo rapporto Unep, l’Italia è il terzo paese inquinatore. È necessario attivare programmi di riduzione della presenza di questi inquinanti, le conseguenze per l’ecosistema marino sono gravissime».
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