«Stimiamo che saranno oltre 1,5 milioni i turisti che sceglieranno le nostre spiagge in occasione della Pasqua. In molte località, poi, troveranno gli stabilimenti balneari aperti con i servizi già attivi». A dichiararlo è Riccardo Borgo, presidente del Sindacato italiano balneari, aderente alla Fipe-Confcommercio che associa circa 10.000 stabilimenti balneari.
«La Pasqua per le nostre imprese – continua Borgo – è sempre coincisa come test per la stagione estiva. Quest’anno, anche se la festività è ‘bassa’, oltre il 60% delle imprese aderenti al Sindacato sono in grado di garantire la maggior parte dei servizi, specialmente nelle località situate nei pressi dei grandi centri urbani o nelle più importanti mete turistiche».
È indubbio che molto del successo di questa diffusa iniziativa è legato alle condizioni atmosferiche: in mancanza del sole i litorali rimangono desolatamente vuoti, e anche per questo motivo molti stabilimenti balneari si sono attrezzati con proposte alternative pur di attirare i clienti, come ad esempio sale tv, tavoli da gioco per adulti, spazi di intrattenimento riservati ai bambini, attività ricreative e ludiche di gruppo e addirittura lampade abbronzanti per i patiti della ‘tintarella’.
Per quanto riguarda i costi dei servizi di spiaggia, il Sindacato ha consigliato molta prudenza; peraltro la stragrande maggioranza degli imprenditori ha già annunciato che non modificherà le tariffe rispetto al 2014 ma, anzi, riproporrà pacchetti convenienti e offerte low-cost che tanto hanno avuto successo lo scorso anno
«Si tratta di un notevole sforzo compiuto dalla categoria – conclude Borgo – poiché la situazione economica generale, e quella turistica in particolare, ci impongono di considerare con estrema cautela i prezzi e, nel contempo, ci impongono di mantenere alto il livello della quantità e della qualità dei servizi offerti. I problemi da affrontare sono tanti e, più importante di tutti, il futuro delle nostre imprese. Ciò nonostante mi fa piacere constatare che i balneari non mollano: credono nel loro lavoro, sanno che solo conducendo con la massima professionalità e passione le proprie imprese possono dimostrare che la specificità del turismo balneare italiano merita e deve trovare la giusta considerazione».
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