A settembre 2019, dopo avere compiuto dieci anni di vita, Mondo Balneare aveva deciso di rifarsi il look con un sito web completamente rinnovato, proprio quello che state visitando ora. Tra le tante novità introdotte, avevamo deciso di aggiungere la funzione dei commenti agli articoli, che non esisteva nella precedente versione del portale. La nostra idea era quella di offrire un nuovo spazio utile a un dibattito costruttivo sui temi di cui ci occupiamo. Ma a distanza di tre anni e mezzo, a malincuore dobbiamo riconoscere che l’esperimento non è andato come speravamo, e per questo abbiamo deciso di chiudere la possibilità di commentare i nostri articoli.
Il motivo è semplice: il dibattito sulle concessioni balneari si è ormai polarizzato tra due fazioni, quello dei “favorevoli” e quello dei “contrari” alle gare. Questo anche a causa della superficialità con cui i media generalisti hanno trattato il tema, alimentando il veleno di un’opinione pubblica molto disinformata sulla questione reale. Data la popolarità raggiunta dal nostro portale, l’estrema attualità degli argomenti di cui ci occupiamo e – senza voler peccare di presunzione – anche la regolarità e l’esperienza con cui ne trattiamo, i nostri contenuti sono quindi diventati molto esposti, arrivando a un pubblico molto più largo rispetto a quello a cui ci rivolgiamo sin dalla nostra nascita, ovvero i titolari di stabilimenti balneari e di altre attività sul demanio marittimo. Pertanto, non c’era nostro articolo che non ricevesse una quantità notevole di commenti; il problema era che la maggior parte di questi erano provocazioni fini a se stesse, oltretutto scritte sempre dalle stesse persone. E salvo qualche apprezzabile lettore che almeno ci ha messo nome e cognome, nella maggior parte dei casi si tratta di individui che si nascondevano dietro l’anonimato, e che molto probabilmente in una discussione faccia a faccia non avrebbero avuto il coraggio di sostenere le stesse posizioni con il tono da “leoni da tastiera” che viene utilizzato online.
Prima di arrivare a questa decisione drastica, nelle ultime settimane abbiamo tentato di stringere le maglie della moderazione, approvando solo i commenti più costruttivi e censurando quelli che rappresentavano delle provocazioni gratuite senza rappresentare alcun valore aggiunto all’articolo. Ma oltre a comportare un notevole aumento del carico di lavoro per la nostra redazione, questo non è servito a evitare che in ogni articolo si presentassero sempre le stesse persone a scrivere sempre gli stessi discorsi, come dei dischi rotti. In sostanza, la funzione dei commenti non è diventata quello spazio per il dibattito costruttivo che speravamo fosse; e anzi si è trasformato nello sfogatoio di alcuni individui faziosi per entrambe le parti in causa, quelle dei “favorevoli” e dei “contrari” alle gare.
La linea editoriale di Mondo Balneare è sempre stata quella di restituire la complessità del dibattito intorno alla gestione del demanio marittimo, rendendo conto di tutte le posizioni in campo, in modo che ognuno potesse costruirsi la propria idea. Ma lo spazio dei commenti è arrivato a non rispecchiare questa linea editoriale, essendo diventato il luogo per un dibattito polarizzato in cui gli stessi individui si scontrano tra le loro ferme posizioni, in maniera del tutto inutile. Anzi, siamo convinti che queste discussioni non abbiano fatto altro che alimentare il malessere in alcune persone. Per questo, dopo ben 25.000 commenti registrati in tre anni e mezzo, abbiamo deciso da oggi di chiudere la possibilità di commentare i nostri articoli. La scelta non è stata facile, perché in mezzo ai tanti commenti urticanti ce n’erano alcuni molto competenti, interessanti e puntuali, che arricchivano la discussione e permettevano sia ai nostri giornalisti che ai lettori di allargare le prospettive e confrontarsi con posizioni diverse al fine di migliorare le proprie competenze sul tema. Ma questo tipo di commenti erano purtroppo delle oasi in un deserto di considerazioni sterili.
Chi volesse continuare a commentare i nostri articoli, è invitato a proseguire nella pagina Facebook di Mondo Balneare, dove almeno si è portati a svelare la propria identità reale e dove abbiamo la possibilità di bloccare gli individui più volgari. Chi invece utilizzava la funzione dei commenti per segnalare alla nostra redazione eventuali imprecisioni, refusi, opinioni o suggerimenti, è invitato d’ora in poi a scriverci una mail: continueremo a essere grati nei confronti di chi ci aiuta a migliorare ogni giorno.
A causa della violenza verbale permessa dall’anonimato online e della dannosa polarizzazione delle discussioni provocata dalla modalità virtuale dei commenti, sono molto numerose le riviste online che negli ultimi anni hanno preso decisioni analoghe a quella di Mondo Balneare. Ma da parte nostra confidiamo che, non appena la complessa questione delle concessioni balneari si sarà risolta, il nostro portale potrà tornare a essere uno spazio costruttivo e libero di dibattito. Tuttavia, in questo momento già di per sé delicato a livello emotivo per migliaia di famiglie, preferiamo evitare di alimentare le polarizzazioni e i litigi fini a se stessi, che finora non hanno portato a nulla di costruttivo.
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