«Sarà una manifestazione senza precedenti per chiedere al governo la salvezza delle nostre imprese, e se non avremo risposte, torneremo in piazza per tutto l’autunno». Claudio Maurelli è uno degli organizzatori dell’iniziativa che il prossimo 10 settembre a Roma chiamerà all’appello imprenditori balneari, tassisti, ambulanti, pescatori e ormeggiatori, ovvero tutte le categorie colpite dalla direttiva europea Bolkestein che prevede la messa a gara delle concessioni demaniali. «Ma le adesioni sono state così tante, che a unirsi saranno anche altre categorie in difficoltà come gli autotrasportatori, gli insegnanti scolastici, gli agricoltori e gli artigiani», spiega Maurelli. «Stiamo già lavorando a un documento unitario da presentare al governo e al parlamento, e non intendiamo fermarci qui».
L’appuntamento è in piazza San Giovanni alle ore 15, «e questo è solo l’inizio», sottolinea Maurelli. «Per la prima volta più categorie uniranno le forze per chiedere la salvezza di tutti, e se non la otterremo, organizzeremo altre manifestazioni sempre più grandi».
«Alcuni balneari pensano che il ddl concorrenza abbia già deciso tutto e che manifestare non servirà a nulla, ma non è vero: venire in piazza il 10 settembre a Roma significa aumentare le possibilità di vincere la causa e di cambiare le cose. Perciò tutti sono invitati a partecipare», conclude Maurelli. «In piazza non ci saranno bandiere di associazioni, né tantomeno simboli di partito e politici sul palco. Anzi, vigileremo affinché nessuno possa manipolare le nostre istanze. Di solito sono i sindacati che chiedono soluzioni alla politica, mentre noi faremo il contrario: la politica è in un momento di debolezza e dovrà venire da noi a chiederci come risolvere il problema».
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