Sono arrivate in Puglia le prime applicazioni dell’emendamento alla legge di bilancio 2019 che consente agli stabilimenti balneari di mantenere montate per tutto l’anno le strutture di facile rimozione. La norma, approvata insieme al provvedimento che ha esteso le concessioni di 15 anni (vedi notizia), è stata immediatamente recepita proprio nella regione in cui da mesi era in corso un duro braccio di ferro tra balneari e Soprintendenze in merito allo smontaggio invernale (vedi notizia).
Nei giorni scorsi, infatti, il Tar Lecce ha emesso sette ordinanze per sospendere, in via cautelare e in attesa dei giudizi di merito, altrettanti provvedimenti di smontaggio imposti alle strutture balneari salentine da parte dei Comuni su sollecitazione della Soprintendenza. Nello specifico, i giudici del Tribunale amministrativo hanno accolto la richiesta di sospensiva cautelare di sette stabilimenti balneari che avevano ricevuto dai Comuni di Otranto, Vernole, Gallipoli e Porto Cesareo l’ingiunzione alla rimozione delle opere per il periodo invernale.
A ottenere la sospensione dei provvedimenti di smontaggio delle strutture sono stati gli stabilimenti facenti capo alle società Acqua Speed e Acqua Chiara (Alimini), Fuorirotta Beach (Otranto), Lido Quintero e Ultima Spiaggia (Vernole), Immobiliare Centro Storico (Porto Cesareo), Lido Rivabella (Gallipoli).
Da segnalare il fatto che il Tar Lecce abbia confermato l’immediata applicazione delle norme in questione, senza subordinarne l’efficacia ad alcun atto ricognitivo delle amministrazioni né sollevando dubbi sulla sua applicazione. Tuttavia, al fine di poter mantenere le strutture per l’intero anno, il Tar ritiene comunque necessario che i soggetti interessati presentino un’espressa richiesta. Le udienze per i giudizi di merito sono fissate per il prossimo 17 aprile.
Un plauso alle ordinanze dei giudici arriva da Mauro Della Valle, presidente di Federbalneari Salento: «Ancora una volta il tribunale amministrativo di Lecce ha mostrato grande equilibrio nell’applicazione delle norme e nel saper coniugare tutela del territorio e valore dell’imprenditoria. Da sempre faro di riferimento di fronte all’incertezza normativa, il Tar ha in più occasioni, anche precedentemente al nuovo provvedimento governativo, espresso parere favorevole al mantenimento annuale di quelle strutture architettonicamente e paesaggisticamente poco impattanti e all’avanguardia. E di questo lo ringraziamo: perché ha tracciato con la sua giurisprudenza una strada maestra che è servita a noi imprenditori non solo come tutela, ma anche e soprattutto come stimolo per migliorare i nostri servizi e il rapporto con il bene demaniale».
In merito alla necessità, espressa dai giudici, di presentare specifica richiesta per il mantenimento annuale, Della Valle precisa infine che «bisogna capire bene se per l’applicabilità a ciascun lido di questa nuova norma serva un ulteriore passaggio burocratico ai Comuni, che notoriamente sono gestori del demanio marittimo. L’invito è sempre lo stesso: quello di confrontarsi sistematicamente con i propri tecnici e legali».
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