«Da alcuni anni i concessionari degli stabilimenti balneari stanno portando avanti una serie di azioni per superare i problemi applicativi della direttiva 2006/123/CE detta “Bolkestein”, relativa ai servizi nel mercato europeo interno. In particolare le concessioni demaniali, che sino al 2010 erano rinnovate automaticamente, sono attualmente al centro di un disegno di legge-delega» attualmente al vaglio della Camera dei deputati che, se approvato, inizierà «un progetto di revisione e riordino della legislazione relativa alle concessioni demaniali marittime che prevederà le procedure di assegnazione tramite evidenza pubblica, individuando altresì i criteri e le modalità di affidamento nel rispetto dei princìpi di concorrenza, di libertà di stabilimento, di garanzia dell’esercizio, dello sviluppo, della valorizzazione delle attività imprenditoriali e di tutela degli investimenti. Ma il decreto legislativo, ancora in attesa di emanazione, dovrà anche prevedere dei criteri per l’equo indennizzo del concessionario uscente nei casi di revoca della concessione demaniale». A riepilogare questo scenario è l’UNI, l’ente italiano di normazione, che ha divulgato una nota per presentare un nuovo progetto sulla stima degli stabilimenti balneari.
Come sostiene l’UNI, infatti, «in tale contesto sarebbe auspicabile poter contribuire con una norma volontaria a definire in modo omogeneo il valore di uno stabilimento balneare, a prescindere dalla tipologia e dal contesto in cui si trova».
Spiega l’UNI: «Il GL 02 “Stima del valore di mercato degli immobili”, gruppo misto tra le commissioni “Commercio” e “Prodotti, processi e sistemi per l’organismo edilizio“, propone il progetto UNI1602950 “Linee guida per la stima del valore degli stabilimenti balneari”, che permetterà agli operatori del settore balneare di predisporre la documentazione idonea per la richiesta di nuova concessione in caso di procedura amministrativa tramite atto formale. In tal modo sarà possibile calcolare non solo l’equo indennizzo del concessionario nei casi di revoca della concessione demaniale, ma anche di disporre di un parametro per quantificare, unitamente a un programma di investimenti, la durata delle concessioni da assegnare».
Per il progetto, la fase di inchiesta pubblica preliminare scadrà il prossimo 19 aprile. Chi fosse interessato può inviare i propri commenti all’UNI attraverso le pagine web dell’Inchiesta pubblica preliminare (>> clicca qui per andare alla banca dati).
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