«La verifica della scarsità della risorsa va fatta tenendo conto anche delle concessioni di demanio lacuale e fluviale, e con una base di calcolo che non può che essere nazionale». Lo ha detto oggi in diretta su Mondo Balneare Paolo Ripamonti, coordinatore della mappatura delle concessioni demaniali per conto del Ministero delle infrastrutture nell’ambito del tavolo tecnico sulla riforma del settore, convocato da Palazzo Chigi. La mappatura dovrà verificare la quantità di spiagge già in concessione e quella di litorali ancora liberi, come ha stabilito anche la recente sentenza della Corte di giustizia europea.
«Non abbiamo mai svolto una mappatura seria per determinare se la spiaggia è davvero una risorsa scarsa, che è il parametro su cui si fonda la direttiva Bolkestein. Ora siamo finalmente arrivati al dunque», ha esordito Ripamonti durante l’intervista, che è possibile rivedere integralmente nel video in apertura di questo articolo. «Credo poi che la concorrenza possa e debba essere garantita dando in concessione le spiagge attualmente libere per avviare nuove imprese».
In merito alle tempistiche, ha detto Ripamonti, «la linea è concludere tutto entro luglio», che è la scadenza prevista dall’ultimo decreto milleproroghe e ribadita di recente anche dal ministro Matteo Salvini. «Bisogna fare le cose fatte bene e una volta per tutte», ha concluso il leghista.
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