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Liguria, via ai cartelli sulle acque di balneazione

L’iniziativa applica il giudizio 'stellato' alle spiagge sulla base della qualità delle acque marine. Divieto di balneazione per le acque non conformi.

di Silvia Iuliano

È stata presentata stamani, presso la spiaggia libera attrezzata Tre Ponti a Sanremo, la nuova cartellonistica della Regione Liguria sull’obbligo di informativa pubblica riguardante la condizione delle acque di mare delle zone destinate alla balneazione. L’iniziativa, concordata tra i comuni costieri della Liguria e Arpal, applica di fatto il giudizio "stellato" alle spiagge sulla base della qualità delle acque marine.

Il pannello è stato illustrato dagli assessori al demanio della Regione Liguria e del Comune di Sanremo Gabriele Cascino e Mauro Menozzi. «Il risultato lo vedono ancora pochi vedono sulle spiagge, perché in molti casi il cartello sullo stato di balneazione viene nascosto dietro una cabina o in aree poco visibili», ha spiegato Cascino, invitando i comuni e i gestori delle spiagge a fare come I Tre Ponti di Sanremo e metterlo accanto all’insegna, come fanno gli alberghi. «Questa è un’iniziativa importante per il nostro turismo balneare: il cartello dà molte indicazioni tecniche ed è redatto in base alle analisi effettuate dall’Arpal».

Un giudizio positivo quello relativo alla classe di qualità 2010-2013 che riguarda un po’ tutte le altre zone sanremesi, ma che registra il voto scarso attribuito a Lungomare Nazioni, corso Trento Trieste e San Martino. Bene nel complesso tutta la Provincia di Imperia. Per consultare l’elenco completo, clicca qui.

I tratti di costa possono ricevere un giudizio eccellente con tre stelle, buono con due, sufficiente con una, sulla base dell’andamento delle analisi delle quattro stagioni precedenti. In Liguria, su 368 tratti classificati, la percentuale delle tre stelle, da Sarzana a Ventimiglia, sfiora il 90 per cento. «Con queste informazioni andiamo a dare informazioni preziose ai turisti ai cittadini che usufruiscono della spiagge della nostra città», ha aggiunto l’assessore comunale Menozzi. «Come amministrazione dobbiamo potenziare le spiagge: se noi riusciamo con la Regione a intraprendere un percorso, forse possiamo pensare di fare un salto di qualità».

Ma quali sono i criteri e le modalità di giudizio? Il giudizio “stellare” resta invariato per l’intera stagione balneare, e viene ricalcolato tutti gli inverni. L’estate 2014 è giudicata sulla base delle analisi 2010-2013, quella 2015 sulla base delle analisi 2011-2014 e così via. Un tratto che per cinque anni consecutivi è classificato scarso viene cancellato dalla balneazione. È un sistema che permette di valorizzare lo “storico” di un tratto di costa. Può capitare di avere tratti eccellenti con il divieto di balneazione, così come tratti scarsi balneabili.

Per la stagione balneare 2014 la costa ligure è suddivisa in 368 tratti. Arpal controlla i parametri microbiologici (escherichia coli ed enterococchi intestinali) una volta al mese da aprile a settembre. Basta la non conformità di un solo parametro per far scattare i controlli suppletivi entro 3 giorni, e poi di settimana in settimana fino al rientro nei limiti. I dati sono pubblicati in tempo reale sul sito www.arpal.gov.it e le segnalazioni di non conformità mandate a Comuni, Regione e Ministero della salute. La non conformità implica l’emanazione del divieto di balneazione, che compete ai sindaci.

Presto arriverà inoltre la cartellonistica sulla sicurezza della balneazione. La Regione Liguria ha infatti partecipato, attraverso la Provincia della Spezia, al progetto interregionale Programma Marittimo-Perla, e una delle attività del progetto è stata quella di sviluppare una cartellonistica mirata alla sicurezza della balneazione. Sono tanti infatti i pericoli nascosti che possono mettere a rischio la vita in mare: forti correnti, fondali irregolari, scogli sommersi, instabilità delle dune e delle rocce. Questa cartellonistica, sviluppata a partire dai segnali internazionali già in uso, specialmente nei paesi del nord Europa, essendo modulare, ben si presta a essere integrata con gli altri cartelli attualmente diffusi nei punti di accesso al litorale, come il limite delle acque sicure e la presenza o meno di un servizio di salvataggio.

fonte: Sanremo News

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