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Lega Nord Romagna: ‘Ravenna si esprima contro la Bolkestein’

Guerra (nella foto): 'A rischio settemila imprenditori e venticinquemila lavoratori'

di Paolo Guerra*

In qualità di primo firmatario per il Gruppo Consiliare della Lega Nord Romagna, in data odierna ho presentato un ordine del giorno affinchè il Consiglio Comunale possa esprimersi in merito al D.Lgs. n.59/2010 "Attuazione della direttiva 2006/123/CE relativa ai servizi nel mercato interno", ovvero sui contenuti della c.d. direttiva Bolkestein che avranno conseguenze devastanti per l’imprenditoria balneare ravennate e romagnola.

L’ingresso in Europa ha costi molto cari per l’Italia. Il recepimento di provvedimenti come la c.d. Bolkestein aggrava ulteriormente l’economia di taluni settori economici fra i quali l’imprenditoria turistica e balneare tipicamente italiana e, più che mai in questa occasione, romagnola e ravennate in particolare.

Se in passato vi sono stati provvedimenti europei che hanno interessato negativamente il settore agro industriale del lattiero caseario per le quote latte, del comparto saccarifero con il contingentamento della coltivazione della barbabietola da zucchero, ed ancora quello dei coloniali con le quote del tabacco, ora il settore economico tutto italiano che potrebbe essere fortemente compromesso sarà quello del turismo.

Dalle dettagliate statistiche prodotte dalle principali associazioni di categoria, gli stabilimenti balneari in Emilia Romagna sono circa 1.800, ma occorre ricordare che sulle aree demaniali marittime della nostra costa insistono anche alberghi, campeggi, ristoranti, chioschi e bar, tanto da poter calcolare che l’occupazione diretta, costituita dai concessionari e dai loro familiari, può essere valutata in circa 7.000 unità. A questi vanno aggiunti i dipendenti che le associazioni di categoria stimano in circa 25.000 unità. Nel solo comune ravennate vi sono circa 210 stabilimenti.

L’ordine del giorno chiede al sindaco, alle forze politiche di questa amministrazione, nonché agli altri movimenti di opposizione che rappresentano il territorio, di esprimersi ed attivarsi in ogni sede opportuna per sostenere questo comparto come segue:

  1. Pur confermando la proroga al 31 dicembre 2015, applicare immediatamente la legge Comunitaria così da eliminare ogni rischio di prosecuzione della procedura di infrazione con tutte le conseguenze che deriverebbero per lo Stato italiano.
  2. Pur nell’utilizzo della normativa di recepimento della Direttiva Servizi e ottenendo una deroga dall’Unione europea, sia dichiarata l’esclusione dalla evidenza pubblica delle imprese turistico-ricreative, adottando di conseguenza ogni atto idoneo ad evitare la distruzione di un settore economico vitale per l’economia locale e fondamentale per conservare ed accrescere la capacità di attrazione del turismo balneare che è una delle risorse fondamentali per il turismo del nostro Comune.

Questo tema non può avere appartenenza politica, ma merita l’attenzione e l’impegno di tutti i Sindaci e le Amministrazioni che ci governano per sostenere e sviluppare l’economia del nostro territorio.

*Paolo Guerra (Lega Nord Romagna) è vicepresidente del consiglio comunale di Ravenna

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