È stato sperimentato nelle acque della Calabria il modello in scala 1/10 di un attenuatore d’onda. Si tratta di una barriera di prossimità dell’arenile, una cosiddetta “barriera di aderenza” che protegge la spiaggia dall’erosione e permette, nel contempo, il ripascimento dell’area con un notevole apporto di nuovo materiale sabbioso.
Prodotto dalla Wawtech, l’attenuatore d’onda blocca anche lo spiaggiamento di sacchetti di plastica, bidoncini, legni, alghe e quant’altro viene trasportato dalle onde verso riva, preservando l’igiene della spiaggia. Inoltre, la sua configurazione ne permette l’utilizzo anche come “passerella” sulla quale poter installare illuminazione con pannelli fotovoltaici, strumentazioni scientifiche come sensori meteomarini o rilevatori di inquinamento.
Il modulo integrale, da 5,8 tonnellate, non è invasivo e viene realizzato con una miscela speciale di calcestruzzo e fibre di resina. L’elemento di attenuazione è di piccole dimensioni: alto solo un metro e quaranta centimetri, posizionato a pochi metri da riva, emerge di soli 50 cm circa dal pelo dell’acqua ed è formato da elementi a incastro facilmente posizionabili sul litorale con una benna gommata. Gli elementi possono essere ruotati e riposizionati in base a nuove esigenze di protezione o a variazioni delle condizioni meteomarine predominanti, data la facile installazione del supporto.
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