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Itb: ‘Ecco il nostro piano per lottare insieme’

Dal mese di febbraio l'Itb proporrà un progetto di difesa legale pensato da professionisti di livello nazionale

di Giuseppe Ricci*

Cari amici e colleghi,

nel formulare a tutti gli auguri per il 2012, noi apriamo questo nuovo anno come abbiamo chiuso il precedente, chiamando tutti alla lotta! Noi infatti siamo certi, anzi certissimi, che le nostre concessioni sono diventate l’oggetto del desiderio di svariate lobby di speculatori, di multinazionali, di probabili riciclatori di dubbio denaro. E lo sono diventate senza che i troppi carrozzoni politico-amministrativi e le fantomatiche associazioni di categoria (?) abbiano messo in campo una reale azione di difesa del nostro lavoro.

Il futuro pensato per noi è, ormai, quello delle tante piccole botteghe artigianali che la grande distribuzione ha raso al suolo, con la conseguente desertificazione dei centri cittadini e dei piccoli paesi e con la perdita di tantissimi posti di lavoro!

Noi dobbiamo, però, reagire con forza a questo destino che sembra, ma non è, segnato: siamo tutti disposti a lottare, a ribellarci fino in fondo, a queste strategie che hanno lo scopo di far scomparire un intero modello di successo, il modello del turismo balneare made in Italy. Noi combatteremo, anche a nome dei nostri nonni e dei nostri padri, che tanto hanno lavorato e sofferto in difesa di questo lavoro che non saremo noi a perdere!

Noi non permetteremo a nessuno di mettere in difficoltà le nostre famiglie e il nostro futuro: noi non cederemo a questa “rapina del secolo”, una rapina che vedrà come vittime 28 mila concessionari e 320 mila lavoratori stagionali, oltre alle migliaia di persone impegnate tutto l’anno. Noi combatteremo con ogni mezzo lecito, fino a quando – nel 2013 (ultima scadenza) – ci sarà la possibilità di risolvere sul piano politico o su quello legale questo problema.

Lo faremo, come già detto, nel rispetto della legalità, e lo faremo senza tornare in piazza, senza riattraversare l’Europa per portare le nostre bandiere a Bruxelles, senza più incontrare politici che ormai hanno sostituito i marinai nel fare promesse che non rispetteranno… In altri termini, noi metteremo in campo un collegio di legali di livello nazionale, che utilizzando tutte le strade legali, non ancora percorse, cercheranno con noi una via d’uscita da questa assurda situazione.

E questa forza d’urto dobbiamo metterla in campo subito, adesso, finchè siamo in tempo, e lo faremo uniti, difendendo sul piano delle leggi i nostri sacrosanti diritti.

L’imprenditore turistico balneare è, per prima cosa, un lavoratore che sa difendere il proprio lavoro senza ledere la legalità, ma anzi facendosi forte proprio dei suoi giusti diritti. Per questo siamo approntando un progetto di difesa legale che vi verrà sottoposto entro marzo, un progetto che dovrete conoscer, appena sarà pronto, e a cui dovrete dare la vostra adesione, se lo riterrete giusto. Lo troverete dal mese di febbraio, come sempre sul nostro sito www.itbitalia.it, ed è importante che lo facciate conoscere al maggior numero di colleghi possibile, anche perchè alcune associazioni di categoria stanno sconsideratamente proponendo un’accettazione della direttiva Bolkestein, mitigata da paletti da inserire nelle gare d’appalto future.

Noi vogliamo, quindi, sapere se sarete al nostro fianco, anche utilizzando un referendum che vi proporremo, perchè solo l’unità della categoria ci permetterà di avere la massima forza per far valere le nostre ragioni. Perché ora, dopo la stagione delle grida inascoltate, degli scritti non letti e del silenzio delle istituzioni, è giunta la stagione dei nostri diritti!

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*Presidente ITB Italia

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Itb Italia

Itb Italia è un'associazione nazionale di imprenditori del turismo balneare.
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