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Incameramenti, l’Agenzia del Demanio chiede spiegazioni all’Avvocatura di Stato

E' quanto emerge da un incontro svoltosi ieri tra Anci e Agenzia del demanio

Si è svolto ieri un incontro tecnico tra Anci e Agenzia del Demanio per affrontare le problematiche sulle concessioni demaniali marittime. In particolare, sono state affrontate le questioni inerenti la determinazione dei canoni secondo criteri di equità e sviluppo.

L’Agenzia del Demanio si è mostrata disponibile ad ascoltare proposte di correttivi al fine di riequilibrare la determinazione dei canoni secondo criteri di adeguatezza e congruità. Inoltre, durante l’incontro i rappresentanti dell’Agenzia hanno espresso la disponibilità a trovare alcune soluzioni per i concessionari pertinenziali morosi ove peculiari casi lo consiglino.

Umberto Buratti, sindaco di Forte dei Marmi e delegato regionale al demanio marittimo di Anci Toscana, ha posto il problema di sospendere le procedure di incameramento dei manufatti di difficile rimozione insistenti sulle aree demaniali in concessione.

Alla luce delle recentissime sentenze del Consiglio di Stato (1° febbraio, 10 e 13 giugno 2013), l’Agenzia del Demanio ha preso atto della necessità di sollecitare chiarimenti sul punto da parte dell’Avvocatura generale dello Stato.

Luciano Monticelli, sindaco di Pineto e delegato nazionale Anci al demanio marittimo, ha infine ricordato l’esigenza di un migliore raccordo fra le agenzie territoriali «al fine di evitare situazioni di disparità di trattamento e di incoerenza che si verificano sui territori. È ora opportuno – ha concluso – convocare al più presto una Consulta delle città del mare in cui illustrare, discutere e valutare i contenuti dell’incontro di oggi».

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