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Il 19 giugno audizione in Ue per i sindacati balneari

Si cercherà la partecipazione dell'Anci, delle Regioni, delle Province e dei parlamentari solidali col settore

di Fabrizio Licordari

Cari Colleghi,

abbiamo iniziato tutti quanti il lavoro di questa strana stagione estiva che stenta a partire e che è, purtroppo, caratterizzata da molti fattori negativi, sia per effetto del maltempo (e per il Nord Italia anche il preoccupante fenomeno del terremoto), sia per gli effetti di una crisi economica che si respira e l’inasprimento delle verifiche da parte dell’amministrazione finanziaria nei confronti del nostro comparto, con un clima che mai abbiamo registrato prima.

Non sono io ad affermarlo, ma è la Storia che ci insegna che quando il Governo di un Paese adotta una simile politica nei confronti di chi produce, nei confronti del settore del commercio, è perchè sta "raschiando il fondo del barile" e non sa mettere in campo strategie di rilancio per l’economia nazionale. Non è certo con i controlli tipici degli Stati di Polizia che si aiutano le imprese ad investire e a favorire l’occupazione e la crescita economica, elementi fondamentali per il benessere economico di una società organizzata.

Oltre a questi elementi che ci accomunano a tutte le altre attività economiche, il nostro settore ha l’aggravante di essere sottoposta anche alla Direttiva Bolkestein che sta paralizzando gli investimenti delle nostre attività. Sono assolutamente certo che la quasi totalità delle nostre imprese non sta effettuando nessun tipo di investimento anche migliorativo per la propria azienda a causa di ciò, a meno che non assolutamente costrette a farlo per cause di forza maggiore (ad esempio danni da mareggiate), con il conseguente impoverimento della qualità dei servizi da offrire alla clientela.

Stante la situazione, e vista l’assoluta inoperatività del Governo, con l’assoluta inefficacia delle azioni di alcuni volonterosi parlamentari che cercano di aiutarci a risolvere il problema, ho ritenuto opportuno richiedere un’audizione alla Commissione Europea per il Mercato Interno per poter rappresentare quello che stanno vivendo le 30.000 aziende balneri italiane e portare in quella sede la richiesta di una deroga alla Direttiva Bolkestein, con le motivazioni che già abbiamo significato al Governo Italiano e che fino ad ora non hanno avuto risposta. Sono sempre più convinto che la soluzione sia dovuta ad una scelta politica e non ad un tecnicismo di natura legale, che deve essere la conseguenza di una scelta che fino ad ora il nostro Governo non ha fatto.

La mia richiesta di audizione ha trovato accoglimento, e infatti il 19 giugno sarò innanzi ai membri della Commissione Europea che seguono questa vicenda. Sto formando la delegazione per partecipare all’incontro invitando le altre organizzazioni nazionali, fiducioso che aderiscano all’invito, con lo spirito che ha accomunato il lavoro svolto fino ad ora. Inoltre cercherò di avere insieme anche l’Anci, i rappresentanti delle Regioni e delle Province, nonchè i parlamentari che hanno fino ad ora hanno creduto con noi all’assurdità di questa vicenda.

Stiamo inoltre predisponendo una nota di natura tecnica che, andando nella direzione della richiesta di deroga, possa far comprendere ai nostri interlocutori che noi siamo concessionari di beni e non di servizi, con la conseguente esclusione dell’applicazione della Direttiva Servizi alla stessa stregua di quanto accaduto per le concessioni delle acque minerali, escluse dall’applicazione della Direttiva proprio per questi motivi.

Fabrizio Licordari (presidente Assobalneari-Confindustria)

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Assobalneari Italia Federturismo Confindustria

Assobalneari Italia è l’associazione che riunisce le imprese balneari aderenti, a livello nazionale, al sistema Federturismo Confindustria.
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