L’erosione costiera è un fenomeno sempre più accentuato, ma le amministrazioni comunali non hanno mai abbastanza risorse per effettuare i ripascimenti necessari al fine di ripristinare la spiaggia divorata dal mare. Per questo un gruppo di operatori balneari salentini, vittime di un arretramento di ben 15 metri in dodici anni, ha deciso di investire di tasca propria per recuperare 18mila metri cubi di sabbia sul litorale di Gallipoli e riallungare così il tratto di costa su cui insistono le loro concessioni.
Il via libera all’iniziativa è arrivato nei giorni scorsi da parte della Provincia di Lecce: attraverso il rilascio della “Valutazione di incidenza ambientale”, l’ente ha autorizzato i gestori al prelievo di 17.944 metri cubi di sabbia dal mare, col vincolo di completare le operazioni entro il prossimo 30 aprile, al fine di garantire il regolare avvio della stagione balneare. La sabbia per il ripristino sarà prelevata dal mare attraverso l’utilizzo di un’idrovora e poi depositata a riva. Il costo giornaliero dell’operazione si aggira intorno ai 4 mila euro e sarà suddiviso fra tutti gli operatori interessati.
L’intervento riguarda la zona di Baia Verde, e in particolare le concessioni degli stabilimenti Lido Piccolo, Costa Brada, Caroli, Spiaggia Club, Baia Azzurra, Pord do Sol, Baia Verde, Zen, Helios e Zeus, per un totale di 836 metri di fronte mare. Un’area molto sviluppata dal punto di vista turistico, dove la grave erosione aveva comportato difficoltà agli imprenditori a causa della rapida scomparsa di un’ingente quantità di preziosa sabbia. Il fenomeno era stato graduale, ma con la violenta mareggiata dello scorso novembre ha conosciuto una drastica accelerazione, spingendo i balneari a decidere di investire di tasca propria per ripristinare il litorale perduto. In attesa che la pubblica amministrazione avvii un intervento strutturale per risolvere il problema in una maniera più duratura rispetto al semplice ripascimento.
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