Nella Camera dei Deputati si continua a discutere del futuro del demanio marittimo. Il 23 giugno 2016, alle ore 15.30, si terrà infatti un convegno intitolato “La gestione del demanio marittimo tra tutela dell’ambiente e sviluppo economico: i problemi, le prospettive e le proposte”, in programma alla Sala del Cenacolo della Camera dei Deputati (Palazzo Valdina).
Il convegno prevede la partecipazione di illustri relatori, a partire dai tre interventi di apertura, a cura di Sandro Gozi (sottosegretario alle politiche europee), Pierpaolo Baretta (sottosegretario all’economia) e Maurizio Gasparri (vicepresidente del Senato).
Seguira, dalle 16.15 alle 19.30, la tavola rotonda con il dibattito tra Ignazio Abrignani (vicepresidente della commissione Attività produttive della Camera), Cinzia Bonfrisco (commissione Finanze del Senato), Chiara Braga e Claudia Mannino (commissione Ambiente, territorio e lavori pubblici della Camera), Silvia Fregolent (commissione Finanze della Camera), Fausto Manes (professore di Ecologia, dipartimento di Biologia ambientale, Università di Roma “La Sapienza”), Roberto Reggi (direttore Agenzia del Demanio), Marcello Cecchetti (capo dell’Ufficio legislativo del Ministero dell’ambiente), Enrico Maria Puija (direttore generale MIT per la vigilanza sulle Autorità portuali, le infrastrutture portuali e il trasporto marittimo e per vie d’acqua interne), Grazia Maria Iadarola (dirigente dell’Area economia del mare della Regione Lazio), Elena Provenzani (esperta in legislazione sul demanio pubblico e concessioni demaniali marittime).
Le conclusioni saranno a cura di Angelo Lalli (direttore del Master di II livello in Diritto dell’ambiente, Facoltà di Giurisprudenza, Università di Roma “La Sapienza”).
L’incontro, chiuso al pubblico, è organizzato dal dipartimento di Scienze giuridiche dell’Università La Sapienza di Roma, fa parte del master di II livello in Diritto all’ambiente ed è accreditato all’Ordine degli avvocati di Roma (con 4 crediti formativi per i partecipanti).
Spiega l’avvocato Elena Provenzani, organizzatrice della giornata: «Il convegno ha lo scopo di analizzare la situazione dei beni costituenti il demanio marittimo, la disciplina di riferimento e gli orientamenti giurisprudenziali nazionali e comunitari, le problematiche ambientali e dell’industria connesse al demanio marittimo, le politiche attuali e quelle che potrebbero essere suggerite per il futuro allo scopo di tutelare e gestire al meglio una ricchezza così importante per il Paese».
«Il demanio marittimo costituisce infatti – prosegue Provenzani – un patrimonio necessario per lo svolgimento delle attività proprie dell’economia del mare: dal turismo, alla nautica, alla pesca. Tali beni sono espressione di importanti valori naturalistici e paesaggistici che, in sinergia con gli operatori del settore, potrebbero essere risanati lì dove risultano degradati a causa dell’intervento antropico e dell’erosione delle coste, e comunque, in generale, meglio valorizzati. Si propone, pertanto, un’occasione di dibattito e di approfondimento della situazione attuale, sotto i profili indicati, anche allo scopo di fornire una base conoscitiva per eventuali scelte politiche future che tengano conto della necessità di promuovere il risanamento e la corretta utilizzazione di queste categorie di beni pubblici, secondo un equilibrato contemperamento di tutti gli interessi pubblici e privati coinvolti e nel rispetto della vocazione turistica e delle specificità culturali del nostro territorio».
© Riproduzione Riservata