Il Comune di Genova ha aperto il bando per l’affidamento di uno stabilimento balneare pertinenziale, i “Bagni Monumento” in zona Quarto. La struttura, in stato di abbandono da due anni, ha un canone demaniale di 16.277 euro annui (più imposta regionale) e sarà assegnata per un massimo di vent’anni al soggetto «che garantisce il migliore standard qualitativo e la migliore organizzazione dei servizi, nonché il miglior piano di investimenti e la più proficua gestione delle aree, per un uso che risponde a un più rilevante interesse pubblico».
L’investimento non è dei più semplici: la struttura è infatti incamerata dallo Stato e si trova in uno stato di degrado tale che sarà necessario intervenire con lavori di profonda ristrutturazione. Si tratta, insomma, di una vera e propria prova per i tanti cittadini che desidererebbero avere uno stabilimento balneare in concessione, e che possono rendersi conto – al di là dei luoghi comuni – della reale difficoltà di ottenere e condurre un’impresa sulla spiaggia.
Chi può partecipare al bando
Possono fare domanda per ottenere la gestione della struttura tutte le persone fisiche e giuridiche, le società e i consorzi con fedina penale pulita e in regola con ogni adempimento di legge.
Come è articolata la concessione
Il complesso dei “Bagni Monumento” comprende alcuni locali pertinenziali a uso bar-ristorante per un totale di 645 metri quadri, una spiaggia di 240 metri quadri comprendente opere terrazzate in calcestruzzo e un pennello artificiale posto a levante, di 21 metri lineari di lunghezza e 2,5 metri lineari di larghezza, che può essere adibito alla sosta ai fini della balneazione.
I doveri del concessionario
Il vincitore del bando dovrà garantire, a propria cura e spese, il consolidamento e ripristino strutturale dei manufatti di proprietà dello Stato, l’adeguamento dell’impiantistica, l’abbattimento delle barriere architettoniche in modo da consentire l’accessibilità all’intero compendio e l’eliminazione degli elementi in cemento a piano spiaggia. Il tutto andrà indicato in un progetto da presentare per partecipare al bando, unitamente al piano economico-finanziario.
Durata della concessione
Gli interventi di riqualificazione e il completo risanamento del bene daranno luogo a una concessione la cui durata effettiva sarà calcolata sulla base dell’ammortamento degli investimenti effettuati e comunque per un massimo di vent’anni.
Le attrezzature e i manufatti quali arredi, forniture e attrezzature ritenuti non di interesse dello Stato non saranno conteggiati per la determinazione degli investimenti effettuati e dei relativi ammortamenti ai fini della determinazione della durata del titolo concessorio.
Scadenza, criteri di valutazione e altri dettagli
Il termine per partecipare alla gara scade il 30 marzo 2020. Per conoscere i criteri di valutazione del bando e molti altri dettagli, scarica il bando »
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