di Fabrizio Licordari
Cari colleghi,
è mio dovere allegarvi quanto mi ha inviato il senatore Maurizio Gasparri, capogruppo al Senato del Pdl, il quale mi prega di estendere la sua nota a tutte le imprese balneari italiane.
–> CLICCA QUI PER LEGGERE LA LETTERA DI GASPARRI <–
Tra breve saremo chiamati a esprimere la preferenza elettorale per la formazione del nuovo parlamento italiano, da cui dipenderà poi la vita legislativa del nostro Paese. Saremo ancora impegnati per un confronto serrato con le forze politiche per ritrovare la certezza di poter fare impresa con le aziende che abbiamo fino ad oggi condotto, nonostante le numerose difficoltà che ogni giorno troviamo sul nostro cammino.
È per questo che avremo necessità di poter contare su uomini che in parlamento possano portare avanti le nostre istanze, non con chiacchiere o con pacche sulle spalle, ma con fatti concreti e azioni di peso condivise con noi.
Ognuno di noi ha vissuto sulla propria pelle questi ultimi anni di tensioni e di incertezze che hanno condizionato non poco la vita delle nostre famiglie, e abbiamo seguito giorno per giorno, ora per ora, il lavoro di coloro che avevano ruoli istituzionali per portare avanti le nostre richieste. Per questo siamo in grado di valutare con estrema lucidità coloro i quali si sono davvero adoperati per aiutarci con atti concreti e con determinazione per ridare stabilità al nostro comparto, e coloro che volevano farci accettare le aste nel 2015. Il nostro voto è l’unico strumento che abbiamo per manifestare la fiducia nei confronti di chi noi riteniamo serio e affidabile per farci aiutare nel percorso che abbiamo intrapreso.
È di fresca memoria l’iter dell’emendamento che prevedeva la scadenza delle nostre concessioni al 2045, di cui il presidente Gasparri è stato primo firmatario e che ha fatto seguire costantemente al senatore Baldini, svolgendo un fondamentale ruolo di mediazione con le altre forze politiche e con il governo. Se qualcuno non si fosse messo di traverso oggi, grazie a questa impostazione che noi abbiamo appoggiato sin dall’inizio, avremmo avuto un periodo più lungo per riavviare gli investimenti nelle nostre aziende.
Utilizzeremo comunque questo periodo ottenuto per continuare la nostra battaglia, ma abbiamo necessità di avere in parlamento degli uomini su cui contare, determinati a non cedere a pressioni di nessun tipo. Il nostro voto è uno, ma siamo in 30.000 aziende con almeno 300.000 addetti coinvolti direttamente. Sono numeri importanti. I nostri voti serviranno a tutelare il nostro futuro.
Cordiali saluti.
Fabrizio Licordari (presidente Assobalneari-Confindustria)
© RIPRODUZIONE RISERVATA