La conversione in legge del decreto "Sviluppo bis", avvenuta lo scorso 13 dicembre dopo il voto di fiducia del Governo (vedi notizia), è stata al centro dell’incontro della giunta nazionale di Federbalneari tenutosi oggi a Roma, nel lido di Ostia. «La mini proroga di 5 anni è stata accolta con cauta soddisfazione», spiega il presidente di Federbalneari Renato Papagni (nella foto). «I rappresentanti regionali delle Assobalneari aderenti alla federazione nazionale di tutto il paese hanno infatti trasmesso, nel corso della riunione, gli umori e le idee raccolte sulle coste italiane. Nell’aria, oltre al calore degli auguri di Natale, c’è il sentore di un grande cambiamento che presto, molto probabilmente con il prossimo governo, si realizzerà nel mondo balneare».
In primis, nel corso dell’assemblea il presidente Papagni ha mandato un segnale di apertura ai suoi colleghi imprenditori delle altre sponde sindacali: «Si è stabilito di aprire un confronto con le altre realtà di rappresentanza. Federbalneari Italia presenterà un proprio documento strategico che la giunta ha deciso di elaborare prima del nuovo anno». Il passo successivo sarà quello di interloquire con le maggiori rappresentanze politiche che si presenteranno alle lezioni del prossimo febbraio. Per questo, commenta Papagni, «è auspicabile che anche le altre associazioni di categoria riescano a comprendere l’importanza di presentarsi innnanzi al governo con lo stesso obiettivo».
La giunta nazionale di Federbalneari ha valutato in termini generali l’opportunità che, con la mini-proroga di 5 anni, il governo uscente ha lasciato in eredità agli operatori del settore. «Non possiamo stare ancora 8 anni fermi, in attesa che qualcuno ci dica su quali leggi dobbiamo contare», spiega Papagni. «Non si può rinnovare l’offerta turistica con un piano di 5 anni. La Federazione nazionale dei balneari, caratterizzata da una forte matrice imprenditoriale, non nega le profonde perplessità sui 5 anni di tempo concessi dal governo Monti per realizzare quegli investimenti richiesti dall’Europa, al fine di adeguare le imprese italiane alle regole della libera concorrenza».
Altra decisione strategica, in considerazione delle numerose richieste di adesione che Federbalneari ha ricevuto, soprattutto in Basilicata e in Sicilia, è stata quella di istituire un coordinamento del Sud con compiti di promozione, acquisizione di nuovi associati e assistenza di categoria agli imprenditori balneari, anche per lo start-up di nuove aziende. A tal fine, la giunta ha conferito a Vito Marra l’incarico di delegato del presidente per lo sviluppo associativo nel sud Italia.
comunicato di Federbalneari
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