Federbalneari

‘Evidenze pubbliche subito, come vuole il Movimento 5 Stelle’

Papagni (Federbalneari) interviene sul caso Forte dei Marmi: ''Se i pentastellati vogliono le evidenze pubbliche, ricordo che è ciò che hanno''. Riceviamo e pubblichiamo qui di seguito il comunicato di Federbalneari.

Con la diffida rivolta al sindaco uscente Umberto Buratti a Forte dei Marmi, il Movimento 5 Stelle prende di mira le concessioni balneari accusando l’amministrazione di non avere messo a bando i titoli in scadenza. «Ma questo è ciò che chiediamo anche noi», afferma il presidente di Federbalneari Italia, Renato Papagni. «Proprio in Toscana, la Regione dove abbiamo registrato più casi di evidenza pubblica, seguendo la procedura degli atti formali, ne sono stati effettuati ben 418 a oggi: un record in Italia. Un risultato che conferma il grande lavoro svolto anche nel piccolo comune di Forte dei Marmi, e dal sindaco Buratti, e che si dovrebbe fare anche in realtà più grandi, come a Roma».

Per questo, il presidente Papagni si rivolge alla sindaca di Roma Virginia Raggi con un appello: «Se quello che il Movimento 5 Stelle dice è giusto, perché i balneari di Roma non possono andare subito a bando? Invece, hanno richieste ferme da tre anni e ricorsi al Tar in corso. Il Movimento 5 stelle usa due pesi e due misure. Le evidenze potrebbero essere la chiave per demolire il lungomuro, che nessuno vuole più, nemmeno i balneari. Con il disegno di legge-delega approvato dal consiglio dei ministri, il governo avrà sei mesi di tempo per varare la riforma secondo i principi enunciati nel disegno di legge, e ipotizzati da Federbalneari Italia nelle interlocuzioni governative e parlamentari: tutela della continuità aziendale nelle evidenze pubbliche (dunque presentazione di un piano di investimenti), riconoscimento del valore commerciale, e infine la riforma dei canoni».

Lunedì scorso Papagni ha incontrato la senatrice Fabiola Anitori, che a Roma ha seguito la causa dei balneari per la definizione dell’iter legislativo, con i passaggi nelle commissioni del Senato, del provvedimento legislativo. La prossima settimana una delegazione di Federbalneari vedrà il deputato Tiziano Arlotti e altri rappresentanti parlamentari per approfondire l’iter legislativo che il disegno di riforma delle concessioni seguirà in Camera e Sanato.

Il presidente Renato Papagni, analizzando la fase normativa, conferma la posizione favorevole di Federbalneari Italia al disegno di legge: «Tale provvedimento, con il quale il parlamento conferisce poteri al governo per legiferare, ha il compito di riordinare finalmente le concessioni demaniali marittime; a tal fine Federbalneari Italia ha chiesto espressamente al governo di valutare la propria proposta, che contiene dei punti di interesse prioritario per l’organizzazione dell’assetto normativo del settore, tra cui il riconoscimento del valore d’azienda, posta nel bando in forma di fidejussione come conditio sine qua non per partecipare, e che dovrebbe essere riconosciuta come indennizzo al concessionario uscente. Tra i criteri di partecipazione alle gare, oltre agli investimenti non ancora ammortizzati dovrebbero essere considerate anche le competenze e le esperienze specifiche nel settore balneare dei partecipanti, oltre che un piano di investimenti. Restano poi da definire, oltre ai criteri per la partecipazione alle evidenze pubbliche e alla definizione del periodo di transizione per consentire alle amministrazioni e agli imprenditori balneari di adeguarsi al nuovo cambio di regole, anche i criteri affinchè il demanio marittimo sia riorganizzato in modo chiaro e a livello centrale mediante una opportuna regolamentazione. Solo successivamente potranno essere applicati i principi del federalismo demaniale (Regioni e Comuni). Al termine del periodo di transizione sono previste le evidenze pubbliche, che partiranno, come precedentemente introdotto, dal riconoscimento del valore d’azienda e dalla valutazione del piano di investimenti che, confermando le attuali disposizioni di legge in essere (494/93 e 296/200), prevedono un congruo periodo in funzione del piano di ammortamento».

«Federbalenari Italia propone due opzioni – conclude Papagni – considerando che i criteri di evidenza pubblica dovranno essere stabiliti ora, all’interno della legge delega, si richiede al governo di far partire le procedure di evidenza pubblica fin da subito solo per le aree non in concessione, e di valorizzare invece il sistema di imprese che già sono sul mercato, permettendo loro di decidere se attendere il periodo di transizione o andare subito a evidenza pubblica, rilanciando l’offerta e restando competitive con un piano di investimenti di durata trentennale. Tale richiesta si basa sulle valutazioni del notevole danno che i concessionari hanno riscontrato per la perdita del diritto di insistenza (art. 37 del Codice della Navigazione) nonché del rinnovo automatico (legge 88/01) di sei anni in sei anni. Infine, con la rideterminazione dei canoni demaniali, abbandonando i valori Omi, una nuova pagina per le nostre aziende sta per essere scritta».

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Federbalneari Italia è un'associazione di categoria che riunisce le imprese del turismo balneare italiano.
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