Attualità Puglia

Estorsioni a stabilimenti balneari, 37 condanne

Un'associazione a delinquere chiedeva il 25% degli incassi a decine di stabilimenti balneari pugliesi.

Era un’associazione a delinquere che chiedeva il “pizzo” a decine di stabilimenti balneari, pretendendo il 25% dei loro ricavi, e i suoi membri sono stati condannati a pene che vanno da 20 anni a 4 mesi.

I fatti risalgono a tre anni fa in Salento, quando i clan di delinquenti furono smantellati dai Carabinieri del Ros e dalla Squadra mobile di Lecce grazie a 43 ordinanze di custodia cautelare su richiesta della Direzione antimafia di Lecce. E nei giorni scorsi il processo si è definitivamente concluso: sono 25 i condannati con sconto della pena, altre 12 le persone con condanna confermata rispetto al rito abbreviato, e infine 9 gli assolti.

L’operazione, battezzata “Network”, era scaturita da due distinte attività d’indagine, “Terre d’Acaya” e “Alta Marea”, poi riunite in un unico procedimento. Alcune intercettazioni telefoniche avevano consentito di acquisire le prove in merito all’attività di un’organizzazione mafiosa che controllava tutti gli stabilimenti balneari situati sul litorale tra Torre Specchia e San Foca in provincia di Lecce, imponendo ai gestori il pagamento del 25% sui ricavi, la gestione dei parcheggi delle zone circostanti, e i servizi di vigilanza ai lidi della marina di Vernole.

Particolare significato probatorio hanno assunto poi le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia Giuseppe Manna e Alessandro Verardi, grazie a cui è stato ricostruito l’organigramma dei quattro clan coinvolti nell’operazione.

Le condanne e le assoluzioni

La Corte ha assolto Roberto Mirko De Matteis (41 anni di Lizzanello), Cristian Micelli (39enne di Lizzanello), Bruno De Matteis (63enne di Merine), Graziano De Fabrizio (35enne di Lizzanello), Veronica Murrone (32enne di Castrì), Roselito Quarta (43enne di Castrì).

I giudici hanno, invece, assolto per alcuni capi d’imputazione e rideterminato la pena a una reclusione di:

  • 19 anni e 5 mesi per Francesco Pastore (31enne di Cavallino)
  • 20 anni a Luigi Santoro (44enne di Melendugno) in continuazione con una vecchia sentenza
  • 4 anni per Angelo Belfiume (38enne di Melendugno)
  • 9 anni a Mauro Cucurachi (42enne di Lizzanello)
  • 4 anni per Stefano Mazzeo (37enne di Lizzanello)
  • 13 anni e 4 mesi per Mirko Ricciato (43enne di Lizzanello)
  • 4 anni e 4 mesi per Walter Ricciuti (51 anni di Calimera)
  • 8 anni e 4 mesi per Andrea Terrazzi (41enne di Calimera)
  • 18 anni e 4 mesi per Pasquale Briganti (55 anni di Lecce)
  • 18 anni a Tonino Caricato (36 anni di Cavallino) in continuazione con una vecchia sentenza
  • 20 anni in continuazione con una vecchia sentenza ad Andrea Leo (46enne di Vernole)
  • 12 anni per Giuseppe Potenza (40enne di Melendugno).

Inoltre, sono stati decisi degli “sconti” di pena a:

  • 3 anni e 4 mesi per il collaboratore di giustizia Gioele Greco (30enne di Lecce)
  • 9 anni per Maria Valeria Ingrosso (38 anni di Merine), Massimiliano Apollonio (32enne di Lizzanello) e Alessandro Antonucci (26 anni di Merine, frazione di Lizzanello)
  • 10 anni per Egidio Buttazzo (40enne di Cavallino)
  • 11 anni e 8 mesi a Daniele De Matteis (34 anni di Lecce)
  • 1 anno e 4 mesi per Leo De Matteis (37enne di Lecce)
  • 10 anni per Anna Oriana Durante (42enne di Melendugno)
  • 9 anni e 8 mesi a Luca Giannone (39enne di Calimera)
  • 11 anni e 8 mesi ad Andrea Carmine Pariti (33enne residente a Pisignano, frazione di Vernole),
  • 3 anni e 4 mesi per Marco Antonio Penza (32enne di Lecce)
  • 7 anni ad Antonio Pantaleo Mazzeo (29enne di Caprarica)
  • 9 anni e 4 mesi per Emiliano Sulka (25enne di Lizzanello).

Confermate le condanne del processo in abbreviato, innanzi al gup Annalisa De Benedictis, a:

  • 15 anni e 4 mesi in continuazione con una precedente sentenza per Gregorio Leo (54 anni di Vernole)
  • 8 anni a Maurizio Calogiuri (40enne di Lizzanello) e Francesco Mungelli (38enne)
  • 6 anni al collaboratore di giustizia Alessandro Verardi (39enne di Merine, frazione di Lizzanello)
  • 4 anni e 8 mesi a Giuseppe Manna (50 anni di Lecce)
  • 4 anni e 6 mesi a Maurizio Di Nunzio (33anni di Scorrano)
  • 2 anni e 3 mesi a M.T. (30 anni di Lizzanello) [nome cancellato su richiesta dell’interessato che si è avvalso del diritto all’oblio, NdR]
  • 2 anni ad Andrea Capirola (38 anni di Castrì), Jasmin Beherem (54 anni, residente a Lecce), Eugenio Campa (59 anni, di Bagnolo del Salento) e Rocco Campa (36enne di Giuggianello)
  • quattro mesi ad Andrea Fasiello (30enne di Vernole).

Confermate anche le tre assoluzioni maturate in primo grado per Federico Amaranto (53enne di Lecce), Federico Perrone (43 anni di San Donato) e Alessandro Greco (34 anni di Lecce).

Il collegio difensivo è composto dagli avvocati Ladislao Massari, Giuseppe De Luca, Giancarlo Dei Lazzaretti, Pantaleo Cannoletta, Antonio Savoia, Luca Laterza, Eridania Margheriti, Elvia Belmonte, Giovanni e Gabriele Valentini, Mario Coppola, Giuseppe Milli, Luigi Rella, Sergio Luceri, Vincenzo Blandolino, Francesca Conte, Cosimo Rampino, Gabriella Mastrolia, Umberto Leo, Stefano Prontera, Francesco Vergine, Benedetto Scippa, Silvio Verri, Vincenzo Perrone, Antonio Degli Atti, Anna Elsa Prete, Luigia Cretì e Federico Mazzarella De Pascalis.

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