È stato convocato per lunedì prossimo a Roma il tavolo interregionale sul demanio marittimo, che vedrà le Regioni costiere discutere sul delicato momento che sta vivendo la vertenza delle concessioni balneari italiane. Lo scorso martedì, infatti, il governo ha approvato una mozione senza inserire il termine temporale dei 30 anni di periodo transitorio (vedi notizia), come invece le Regioni avevano chiesto all’unanimità, di concerto con le associazioni nazionali balneari, per tutelare le imprese esistenti.
La riunione interregionale sarà presieduta dall’assessore ligure Marco Scajola, in qualità di coordinatore del tavolo interregionale, e avrà un significato particolare anche per l’imminente sentenza europea che il 14 luglio si pronuncerà sulla validità della proroga al 2020. Le notizie che filtrano in questo senso non sono incoraggianti (vedi articolo) e le Regioni stanno studiando una strategia comune nei confronti del governo italiano.
Dice Scajola: «Aspettiamo che il governo vari una legge per tutelare le 35.000 imprese italiane. Come Liguria abbiamo già chiarito che non vogliamo fare le gare, ma vogliamo una proroga trentennale e il doppio binario (che vadano a gara solo le spiagge non ancora assegnate)».
«Il clima mi sembra buono – continua Scajola – l’Emilia-Romagna e l’Abruzzo stanno dimostrando di essere in sintonia con noi. Nell’incontro di lunedì andremo a ribadire, con le altre regioni, che attendiamo di essere convocati dal governo dal quale ci aspettiamo, nel più breve tempo possibile, una norma nazionale che definisca e risolva positivamente, per le aziende balneari italiane, la questione della direttiva Bolkestein».
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