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Ecco perché il diritto di superficie è un nostro diritto

Riceviamo da Antonio Smeragliulo, da Grosseto, una analisi che Itb Italia fa sua e che vede la nostra associazione da tempo in prima linea

A sostegno delle rivendicazioni che la nostra Associazione degli Imprenditori Turistici Balneari (Itb Italia) sta portando avanti ormai da diversi anni, da oggi iniziamo a pubblicare tutti quei contributi che ci giungeranno dalle varie parti d’Italia e che possono essere da noi ritenute una valida integrazione alle nostre proposte. Cominciamo pubblicando il lavoro realizzato dall’amico Antonio Smeragliuolo di Grosseto, che, come da noi già da tempo sostenuto, ci offre una attenta analisi riguardo al Diritto di Superficie applicato alle Concessioni Demaniali con finalità balneari, turistico e ricreative

di Antonio Smeragliuolo (Grosseto)

ALL’ATTENZIONE DEL GOVERNO ITALIANO

ALL’ATTENZIONE DELLA COMUNITA’ EUROPEA

ALL’ATTENZIONE DI TUTTI I BALNEARI

PROPOSTA PER L’OTTENIMENTO DEL DIRITTO DI SUPERFICIE ABBINATO ALLE CONCESSIONI TURISTICO BALNEARI RICREATIVE E RICONOSCIMENTO DELLA SPIAGGIA COME PERTINENZA DELLO STABILIMENTO BALNEARE

Una volta che lo stato italiano, nelle more del tempo stabilito dalla legge comunitaria 2010, avrà riconosciuto le CONCESSIONI DEMANIALI MARITTIME CON FINALITÀ TURISTICO RICREATIVE come CONCESSIONI DI BENI e quindi non rientranti nella discipilina della Direttiva Servizi 2006/123/ce, oppure considerando con la diligenza del “buon padre di famiglia” che la politica non riesca, per ragioni di rapporti internazionali a risolvere la problematica delle concessioni demaniali marittime turistico ricreative in tempi così drammaticamente brevi, si chiede di essere inseriti, come le altre figure professionali previste nel ex decreto legislativo 26 marzo 2010, n.59 “attuazione della direttiva 2006/123/ce relativa ai servizi nel mercato interno” pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 94 del 23 aprile 2010 -supplemento ordinario n. 75 tra le categorie da escludere, o altresì di essere istituiti come regimi autorizzatori stante la realtà peninsulare della nostra nazione, che non giustifica la demanialità come bene limitato ma bensì disponibile.

Altresì, richiamando lo schema delle liberalizzazioni presentato dall’attuale Governo, si auspica che, seguendo quanto fatto per l’ambito delle farmacie, vengano creati nuovi posti di lavoro consentendo l’apertura di nuovi stabilimenti balneari, seguendo e rispettando i piani regolatori delle amministrazioni, lungo la costa italiana, e non la sostituzione degli attuali concessionari con altre figure che sostituendosi “de facto” non creano nuovi posti di lavoro e non favoriscono la concorrenza.

Inoltre, per limitare “gli interessi di categoria”, come suggerisce il governo e lo stesso Presidente della Repubblica, e per partecipare al risanamento dei conti pubblici italiani si richiede quanto segue:

  1. Onde non ricadere in una nuova fase di confusione normativa chiediamo che venga riconosciuto ai concessionari attuali come nuovo titolo quello di Superficitario, riconoscendo il diritto di superficie sul terreno demaniale ove insistano i manufatti stabili, le pertinenze fisse ed amovibili. Nei casi di realtà di linee di costa e di profondità dell’arenile variabili per cause naturali che impediscano la realizzazione di manufatti stabili comportando il montaggio e lo smontaggio di strutture per la funzionalità dell’attività economica dello stabilimento balneare, il diritto di superficie avrà come limite della sua estenzione l’area destinata alla posa ombrelloni. Tale area sarà quindi definita spiaggia. La spiaggia definita come l’area destinata alla sola posa ombrelloni dovrà essere riconosciuta come pertinenza diretta del bene in diritto di superficie.
  2. Inoltre, dato il momento storico di crisi economica italiana e mondiale, al fine di migliorare le entrate per l’erario italiano, si dovrà procedere con la previsione di tale schema di introiti: la spiaggia definita come l’area destinata alla sola posa ombrelloni verrà riconosciuta come pertinenza diretta del diritto di superficie e l’utilizzo di tale area dovrà essere pagato annualmente con il sistema attuale di calcolo; questo eviterà di incidere su recriminazioni di associazioni ambientali, lasciando quindi la spiaggia fuori dalla proprietà in capo di privati.
  3. Il diritto di superficie, derogando al sistema attuale che definisce tale istituto, dovrà essere rilasciato per 99 anni. Il diritto di superficie dovrà essere calcolato per l’intero valore dei 99 anni, ma pagato con rate annuali. Sarà prevista la possibilità di pagare l’intera somma o la somma rimanente per il riscatto e la trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà, quando il superficitario lo riterrà opportunuo nel corso dei 99 anni.
  4. Considerato l’interesse del concessionario attuale di vedersi al più presto come proprietario del terreno dove insistono i beni aziendali, si prevede che il riscatto del diritto di superficie per la trasformazione in diritto di proprietà avverrà in tempi rapidi, e se il sistema bancario sostenesse la spesa con mutui agevolati, l’erario potrebbe realizzare incassi molto alti in breve tempo.

Il presente sistema quindi prevede la spiaggia definita come l’area destinata alla sola posa ombrelloni come bene non rientrante nel diritto di superficie e quindi non suscettibile di trasformarsi in un bene di diritto privato in capo al titolare del bene principale al quale rimane comunque direttamente legata, e continuerà ad essere fonte di introito annuale per l’amministrazione dello stato.

Il diritto di superficie, in seguito trasformabile in diritto di proprietà sul terreno demaniale, realizzerà l’accessione tra il terreno e ciò che sopra vi è costruito di stabile, le pertinenze fisse ed amovibili, ricordando trattasi di beni già di proprietà degli attuali concessionari.

Si auspica che a fronte del nuovo parere rilasciato dal consiglio superiore dei lavori pubblici del 21 settembre 2011 l’amministrazione dello Stato riveda i provvedimenti che hanno portato ad incamerare i beni stabili, le pertinenze fisse ed amovibili realizzati sul demanio, costruiti dai concessionari, considerando più vantaggioso che la titolarietà di quanto realizzato sul demanio torni all’attuale concessionario che potrà con il diritto di superficie e la sua trasformazione in proprietà portare un maggior guadagno per l’erario, evitando costosi ricorsi.

La sdemanializzazione realizzata attraverso il diritto di superficie trasformabile in diritto di proprietà porterà al rilancio dell’economia turistica balneare italiana.

Si auspica che lo stato impedisca alle amministrazioni centrali e periferiche di continuare ad intraprendere azioni vessatorie pur legalizzate contro gli imprenditori balneari e le loro famiglie onde evitare di mortificare il diritto di condurre un’attivita’economica rilevante per lo sviluppo turistico e lo sviluppo della nostra nazione.

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Itb Italia

Itb Italia è un'associazione nazionale di imprenditori del turismo balneare.
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