Ambiente

Dischetti spiaggiati, risolto l’enigma: ora parte la pulizia

Legambiente organizza un weekend con i volontari per rimuovere i copiosi rifiuti giunti sulle coste di Campania, Lazio e Toscana a causa di un depuratore danneggiato.

È stato risolto il mistero dei dischetti in plastica trovati spiaggiati nelle scorse settimane sulle coste di Campania, Toscana e Lazio. Grazie al lavoro della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera è stata accertata, secondo il comunicato stampa diffuso ieri proprio dal comando generale del corpo, la fonte e la causa della proliferazione dei dischetti in plastica, che proverrebbero da un impianto di depurazione sul fiume Sele, a causa di un cedimento strutturale di una vasca.

Risolto l’enigma, rimane però l’inquinamento e per questo Clean Sea Life, il progetto europeo che mira ad accrescere l’attenzione del pubblico sui rifiuti marini, di cui Legambiente è partner, invita tutti a partecipare a #cacciaaldischetto, l’attività di pulizia delle spiagge coinvolte dalla dispersione dei dischetti, che qusto weekend vedrà cittadini e associazioni al lavoro in diverse località, consultabili sul sito www.cleansealife.it.

«Siamo grati al corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera, che ha individuato la fonte del gravissimo inquinamento causato dai dischetti di materiale plastico a danno di circa 500 km di costa tirrenica», dichiara il direttore generale di Legambiente Giorgio Zampetti. «Ora ci aspettiamo che i responsabili siano perseguiti per reato di inquinamento ambientale, come previsto dalla legge 68/2015 sugli ecoreati. Con Goletta Verde da anni denunciamo l’inadeguatezza degli impianti di depurazione del nostro Paese: una carenza strutturale che ci è già costata due condanne e una terza procedura d’infrazione da parte dell’Unione europea, con due sanzioni da 62,7 milioni di euro una tantum, a cui si aggiungono 347 mila euro al giorno sino al risanamento delle irregolarità, cui si somma ora anche il problema del controllo e della manutenzione degli impianti per scongiurare il ripetersi di simili gravissimi incidenti».

Legambiente, che questo weekend scenderà in campo con i propri volontari per andare a pulire le spiagge interessate, chiede che le operazioni di bonifica non siano però affidate solo alla volontà e alla dedizione dei cittadini: «Il Ministero dell’ambiente e le Regioni interessate si impegnino subito per una valutazione complessiva dell’impatto dello sversamento delle plastiche – aggiunge Zampetti – e per avviare rapidamente un adeguato piano di rimozione e risanamento. Ci troviamo di fronte a un’emergenza che non può essere risolta grazie solo all’impegno volontario dei cittadini».

Per partecipare concretamente è possibile organizzare e proporre un’attività di pulizia attraverso il sito www.cleansealife.it. Chi volesse unirsi invece alle attività già previste per sabato 24 e domenica 25 marzo dai circoli di Legambiente può contattare il Circolo Orizzonti di Salerno (legambientepersalerno@gmail.com), il Circolo Freewheeling di Paestum (posta@legambientepaestum.it), il Circolo Vento in faccia di Battipaglia (info@legambienteventoinfaccia.it), il Circolo Verde Azzurro Sud Pontino di Minturno (legambiente.circolosudpontino@gmail.com), quello di Ostia – Litorale Romano (legambiente@ostiamediterranea.it) o di Terracina con il supporto di tutta la rete cittadina #Plasticfreebeaches (legambiente.terracina@gmail.com). A Ischia le operazioni sono promosse dall’Area Marina Protetta Regno di Nettuno (info@nettunoamp.it).

Ai fini di una corretta gestione delle operazioni, Legambiente invita tutti a comunicare i quantitativi di dischetti raccolti (usando sempre i guanti per precauzione), sempre sul sito di Clean sea life, e a conferire il bottino raccolto presso l’isola ecologica più vicina.

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Legambiente

Legambiente è un'associazione ambientalista italiana, fondata nel 1980.
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