Accessibilità Attualità

Decreto Art-Bonus, fondi per chi investe in turismo accessibile

Il Ministero del turismo rimborsa il 30% delle spese per gli imprenditori balneari che eliminano le barriere architettoniche della propria attività.

di Alex Giuzio

Il Decreto Art-Bonus, approvato nei giorni scorsi dal parlamento italiano, prevede nuovi e importanti incentivi per gli imprenditori che investono nel turismo accessibile.

Il nuovo decreto finanzia fino al 30% le spese per la progettazione, la realizzazione e la promozione digitale di proposte di offerta innovativa in tema di inclusione e di ospitalità per persone con disabilità; per la formazione del personale sull’ospitalità accessibile; per gli interventi di ristrutturazione edilizia volti a eliminare le barriere architettoniche; e per migliorare l’accessibilità della propria struttura ricettiva (stabilimenti balneari, alberghi, eccetera). 

«Il turismo accessibile è stato finora una scelta di pochi imprenditori lungimiranti, che hanno saputo interpretare il futuro del turismo dando corpo e anima a questo segmento», commenta Village 4 All, azienda specializzata in consulenze per il turismo accessibile. «Ma c’è di più: chi investe per rendere la propria impresa accessibile, può incrementare i propri fatturati fino al 20%». Lo dimostrano diverse indagini dell’Unione europea, tra cui la recente "Gap the mind", realizzata lo scorso giugno dalla Commissione Ue.

Aggiunge Simona Petaccia, presidente della onlus Diritti Diretti: «Rendere accogliente a tutti la ricettività del turismo è sì una responsabilità sociale, ma anche un valido strumento per promuovere la competitività dei servizi turistici. Siamo lieti di costatare che, al fine di migliorare la qualità dell’offerta ricettiva e di accrescere la competitività delle destinazioni turistiche, il nuovo Decreto Art-Bonus miri a incentivare questo tipo di imprenditorialità riservando misure urgenti a supporto dell’accessibilità nel settore culturale e turistico attraverso un credito d’imposta del 30%».

«Lo scorso 27 maggio – continua Petaccia – siamo stati a Roma perché invitati a partecipare come osservatori all’incontro presso il Ministero dei beni culturali e del turismo che, alla presenza del ministro Dario Franceschini, ha riunito il Comitato per la promozione e il sostegno del turismo accessibile. Anche durante quella occasione, abbiamo ribadito che diverse esperienze dimostrano come progettare accessibile o acquistare supporti aggiuntivi a strutture già esistenti non sia un’operazione costosa e aumenti il numero di visitatori».

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