La Regione Emilia-Romagna sta stanziando 20 milioni di euro da spendere in tre anni per la riqualificazione delle sue località balneari, dal litorale e le spiagge di Goro, nel ferrarese, a quelle di Cattolica nel riminese. «Si tratta di un patrimonio da innovare e valorizzare con interventi di rigenerazione – recita una nota della giunta regionale – per consolidare e sviluppare la competitività del turismo balneare di tutta la nostra costa».
Presentato mercoledì in commissione consiliare, il progetto di legge della giunta regionale sulla promozione e la riqualificazione della costa «vuole incidere sui litorali – spiega la Regione – sostenendo i progetti dei Comuni che investono per migliorare la qualità architettonica e ambientale dello spazio urbano, con una forte vocazione alla sostenibilità».
«Mettiamo sul piatto complessivamente 20 milioni di euro in tre anni – afferma l’assessore regionale al turismo Andrea Corsini – perché crediamo in questo progetto di legge come volano per rilanciare il nostro distretto turistico balneare sui mercati nazionali e internazionali. È un progetto che riguarda un’area che genera oltre 40 milioni di presenze turistiche all’anno e ha tutte le caratteristiche per essere considerato un vero e proprio distretto industriale. Per questo, attraverso un’importante iniezione di risorse che saranno erogate attraverso bandi regionali nei prossimi tre anni, metteremo in condizione i Comuni di avere strumenti e risorse per intervenire in profondi processi di rigenerazione urbana su importanti tratti balneari e con un’attenzione particolare alla sostenibilità ambientale».
Obiettivo strategico del progetto di legge, che riguarda 14 Comuni costieri, è quindi promuovere e sostenere l’innovazione del prodotto turistico nel distretto balneare della costa emiliano-romagnola. Attraverso bandi regionali, saranno concessi contributi alle amministrazioni che rientrano nel distretto per incentivare progetti di riqualificazione e rigenerazione urbana delle località costiere. I progetti dovranno promuovere la qualità architettonica e ambientale dello spazio urbano, rimuovere eventuali condizioni ed elementi di degrado, sostenere l’innalzamento e la migliore distribuzione dei servizi e delle attrezzature con particolare riferimento a quelli turistici, prevedere la riduzione degli impatti ambientali, promuovere la mobilità sostenibile e favorire lo sviluppo della vocazione turistica del distretto anche in riferimento alla “wellness valley”.
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