di Alex Giuzio
Si è tenuto ieri il convegno ‘Il turismo costiero risorsa strategica per lo sviluppo della macroregione adriatico-jonica‘, organizzato a Pescara da Cna Balneatori. Il messaggio lanciato nel corso dell’incontro è stato uno, forte e chiaro: la macroregione adriatico-jonica rappresenta una grande opportunità di sviluppo per il turismo costiero; un’opportunità che aiuterebbe anche la crescita economica dell’Abruzzo.
Ma il primo passo verso questo sviluppo, ha ribadito il coordinatore nazionale di Cna Balneatori Cristiano Tomei, è quello di risolvere i problemi che stanno vivendo le piccole imprese balneari a causa della direttiva europea Bolkestein, che impone la messa all’asta delle concessioni demaniali marittime, aprendo alla morte del turismo fondato sulla piccola impresa familiare per favorire le grandi aziende multinazionali. Questo il succo del discorso di Tomei: "L’economia turistica costiera della regione, se messa in sintonia con gli interessi di una più vasta area dell’Italia, può rappresentare un punto di forza e di originalità dell’Abruzzo all’interno del neonato strumento di governo delle politiche di sviluppo comunitarie. Un modello che, dopo gli esperimenti positivi che hanno aperto la strada ad aggregazioni di interessi su base macro-territoriale (come nei casi delle aree del Danubio e del Baltico), sbarca adesso in Italia con l’atto di nascita della macroregione adriatico-jonica. Tale area già sente l’esigenza di mettere in campo un’azione comune su temi di grande interesse delle popolazioni: su tutti, il rischio di esclusione dai progetti che riguardano l’alta velocità ferroviaria".
Il coordinatore nazionale di Cna Balneatori ha poi proposto un incontro tra le istituzioni regionali e gli operatori turistici dei territori che si affacciano sulla macroregione, per valutare una linea d’azione comune contro la direttiva Bolkestein.
Il forum ha visto anche la partecipazione del vicepresidente del Parlamento europeo Gianni Pittella, che nel suo intervento ha proposto di dar vita entro poche settimane ad un incontro a Bruxelles, in modo da coinvolegere tutti gli attori istituzionali e sociali della macroregione adriatico-jonica per discutere sul suo sviluppo.
Il vicepresidente della Regione Abruzzo Alfredo Castiglione ha però sottolineato un importante ostacolo di fondo: "Troppo spesso le ragioni delle piccole imprese e dei cittadini sono distanti dalla sensibilità delle istituzioni comunitarie, troppo prese dai problemi della moneta".
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