di Alex Giuzio
Sono giorni di fuoco quelli che stanno vivendo i balneari italiani, molto presi da manifestazioni e riunioni per definire le strategie da attuare contro la Bolkestein entro il 28 dicembre 2011, termine ultimo imposto dall’Unione Europea per recepire la direttiva servizi. I giochi si stanno svolgendo interamente sul litorale tirrenico, dove i balneari sono molto più agguerriti rispetto ai colleghi dell’Adriatico.
Lunedì a Viareggio, presso l’hotel Principe di Piemonte, si è svolto un fondamentale incontro promosso dal Comitato salvataggio imprese e turismo, che ha riunito quattro tecnici esperti per cercare una via di uscita giuridica dalla direttiva Bolkestein. Si trattava dell’avvocato Laila Di Carlo, del comandante Stefano Porciani e dei dottori Gianfranco Cardosi e Piero Bellandi. I quattro esperti hanno avuto un incontro a porte chiuse, il cui esito è stato comunicato nel successivo convegno pubblico. E le notizie non potevano che essere migliori: "La deroga è giuridicamente possibile", hanno annunciato i tecnici, che hanno presentato la loro proposta ieri al presidente della Regione Toscana Enrico Rossi.
Il resto della seduta di lunedì è stato invece dedicato allo studio di una manifestazione dei balneari a Bruxelles. Per questo hanno partecipato le personalità più attive nella protesta, a partire dagli esponenti del Comitato salvataggio imprese e turismo (Fabrizio Maggiorelli, Emiliano Favilla, Carlo Monti, Piero Bellandi), senza dimenticarsi dell’anima di Movimento Balneare, Oreste Gianessi, della leader dei balneari liguri Vicky Ratto e dei membri del Comitato Balneari Liguria. Tra i rappresentanti istituzionali figuravano invece l’assessore alle politiche comunitare del Comune di Viareggio Nicodemo Pistoia e la senatrice Pd Manuela Granaiola, da sempre vicina alla causa dei balneari.
Il pubblico era composto da circa duecento persone, e ha approvato all’unanimità l’esito del dibattito, che è già sulle bocche di tutti: domenica 20 novembre i balneari partiranno con una carovana di camper alla volta di Bruxelles. I partecipanti hanno fatto una colletta di 150 euro a testa per noleggiare i mezzi necessari, e arriveranno in Belgio con un arsenale di attrezzature da spiaggia con cui allestire una simbolica protesta. Tanti altri balneari che non se la sentono di fare 2300 chilometri in camper potrebbero invece Bruxelles in aereo, per dare comunque il loro appoggio a un’iniziativa che deve essere decisa e vittoriosa. Ma dato che il giorno dell’iniziativa non è ancora definitivo al 100%, per ora gli organizzatori hanno suggerito di non prenotare aerei.
Anche in questo caso, si prevede che la maggior parte dei manifestanti – se non tutti – partiranno dalla Toscana e dalla Liguria. In ogni caso, nei prossimi giorni forniremo altri aggiornamenti sulla preparazione della spedizione.
Qui sotto potete guardare le immagini del convegno di Viareggio, tratte dal sito del Comitato Balneari Liguria.
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