Il Sib-Confcommercio ha inviato un appello agli imprenditori balneari italiani chiedendo di sospendere e rinviare a dopo il 25 marzo le attività di allestimento e di preparazione delle spiagge, per contribuire a fronteggiare l’emergenza sanitaria del coronavirus. «L’urgenza di allestire le strutture è superata dall’inderogabile necessità di salvaguardare l’incolumità nostra, dei nostri collaboratori e degli italiani», spiega il Sib.
Questo il messaggio diramato oggi dal presidente del Sib-Confcommercio Antonio Capacchione: «Nei giorni scorsi molti imprenditori balneari, le cui aziende lavorano tutto l’anno o che, comunque, erano già aperte, avevano sospeso spontaneamente e autonomamente le attività di somministrazione. Ora è doveroso farlo tutti, così come è importante e doveroso evitare spostamenti non indispensabili. A tale scopo invitiamo i balneari italiani a sospendere o rinviare a dopo il 25 marzo le attività di allestimento e di preparazione delle spiagge, salvo quelle assolutamente indispensabili per il ripristino degli impianti danneggiati dalle mareggiate o dal fenomeno erosivo».
«A differenza di quanto in molti pensano – prosegue il presidente del Sib – il nostro lavoro non si limita a quello estivo, essendo già iniziato nei giorni scorsi, ma l’urgenza di allestire le strutture è superata dall’inderogabile necessità di salvaguardare l’incolumità nostra, dei nostri collaboratori e degli italiani. Si tratta anche di un piccolo contributo verso quella parte del nostro popolo, come i medici e gli infermieri, sulle cui spalle sta ricadendo il peso maggiore di questa emergenza e ai quali va tutta la nostra più profonda riconoscenza. Con l’impegno di tutti siamo certi che il nostro paese supererà questa durissima prova e che sarà ancor più necessario e prezioso il lavoro, la professionalità e l’impegno di noi imprenditori balneari per fornire quei servizi di qualità e di eccellenza che hanno reso turisticamente forte e competitiva l’Italia nel mondo».
L’evolversi della situazione epidemiologica, il carattere particolarmente diffusivo dell’epidemia e l’incremento dei casi sul territorio nazionale hanno indotto il governo a emanare ieri un nuovo dpcm con il quale sono state impartite nuove disposizioni allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus Covid-19. Con questo provvedimento, spiega il Sib, si cerca in tutti i modi di evitare gli spostamenti e le occasioni di contatto interpersonale. A tale scopo e fino al 25 marzo sono sospese le attività di somministrazione di alimenti e bevande (art. 1 comma 2), si raccomanda di limitare al massimo gli spostamenti (art. 1 comma 7 e 8) e si è invitato al massimo utilizzo del lavoro a distanza (art. 1 comma 10).
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