Gli ultimi giorni di gennaio hanno visto abbattersi una pioggia di polemiche tra il parlamentare del Pdl Sergio Pizzolante e l’assessore al turismo della Regione Emilia Romagna Maurizio Melucci, che si sono lanciati accuse a distanza discutendo sulla questione delle concessioni demaniali.
Tutto è partito lo scorso 27 gennaio, quando a Roma si è tenuta un’assemblea tra tutti gli assessori regionali al turismo per definire la strategia da assumere in vista di una legge nazionale che regolamenti i bandi sulle concessioni demaniali, come emerso dagli ultimi incontri tra i rappresentanti del Governo e delle Regioni, i quali hanno concordato sulla necessità di adottare una linea unica. «Tale necessità è emersa da un lavoro effettuato precedentemente dalle Regioni, Emilia Romagna in primis, e inviato in un secondo momento al Governo, che ne ha preso visione insieme alle associazioni di categoria», ha dichiarato l’assessore Melucci in seguito alla riunione romana.
Ma per l’onorevole Pizzolante non è così che si sono svolti i fatti: «L’accordo di cui ha parlato Melucci è il frutto di un duro ma eccezionale lavoro effettuato per più di un anno da Raffaele Fitto e dagli altri sette ministri competenti, in collaborazione con le associazioni di categoria; lavoro del quale le Regioni sono venute a conoscenza solo il 20 dicembre. Sarebbe meglio non mistificare ruoli e percorsi in un tema così complesso, come invece ha fatto l’assessore Melucci», ha commentato infuriato il giorno successivo.
Immediata è giunta la replica a distanza di Melucci: «Non capisco perchè si debba rispondere con simili toni ad una mia dichiarazione pacata e senza intento di fare polemica. Sembra che Pizzolante voglia diventare l’unico depositario al mondo della discussione sulle concessioni demaniali», ha attaccato. L’assessore al turismo ha poi tentato di dare una spiegazione al malinteso: «Il lavoro a cui si riferisce Pizzolante è quello sui nove principi generali ai quali si dovevano attenere le Regioni nel legiferare sulle concessioni demaniali. Ma tale documento è stato messo in discussione lo scorso 20 gennaio, durante l’incontro tra il Ministro Fitto e i presidenti delle Regioni, in quanto questi ultimi si sono lamentati del fatto che il Governo avesse scaricato l’intero problema sulle spalle delle giunte regionali, col rischio di generare forti disparità. E così, durante la riunione si è deciso di lavorare ad una legge unica per tutta l’Italia: tale proposta, come ho detto, è stata portata avanti dalle Regioni, e non dal governo, che fino al giorno prima l’aveva sempre negata». Melucci ha concluso le sue dichiarazioni con un invito rivolto a Pizzolante: «Il parlamentare del Pdl non avrebbe dovuto rilasciare alcune dichiarazioni trionfalistiche che lasciavano intendere che il problema fosse stato risolto. In realtà, il percorso da compiere è ancora lungo e impegnativo».
Alex Giuzio
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