Il governo italiano è ancora in cerca di soluzioni per salvare i balneari dalla direttiva Bolkestein, la quale ha aperto lo scenario di una possibile messa all’asta delle concessioni nel 2015. Ieri il ministro dei rapporti con le Regioni Raffaele Fitto (nella foto) ha voluto incontrare a Roma i rappresentanti delle Regioni e delle organizzazioni balneari, un atto necessario dopo che il Parlamento italiano ha stralciato il decreto sviluppo che prevedeva una proroga di 20 anni delle concessioni.
L’incontro, durato circa due ore, è servito giusto ad accordarsi sulla strada da seguire per arrivare a una nuova legge sulle concessioni demaniali. Ma prima, hanno affermato gli interlocutori in modo unanime, è necessario rispondere alla procedura di infrazione europea, che essendo ancora aperta può mettere a rischio la proroga ottenuta dai balneari italiani per mantenere le concessioni fino al 2015.
Una volta chiarita la propria posizione nei confronti dell’Unione Europea, Fitto si è preso l’impegno di chiedere un incontro con la stessa Ue, in modo da illustrare definitivamente le specificità del sistema balneare italiano e chiedere così di essere esclusi dalla direttiva Bolkestein. Se l’Ue, come è probabile, non accetterà la richiesta, il governo non dovrà fare altro che definire una legge di tutela dei balneari nel rispetto delle regole europee: una strada inevitabile, ma che sarà di certo minata da polemiche e disaccordi.
Alex Giuzio
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