di Nevio Salimbeni
La proroga della scadenza delle concessioni balneari al 31 dicembre 2020, recentemente istituita dal parlamento italiano con la legge n. 221 del 17 dicembre 2012, è solo un piccolo risultato, una piccola certezza in più per le imprese. Per questo è importante che i Comuni procedano con urgenza alla sua legittimazione con la trascrizione formale sulle attuali licenze demaniali.
Non ci risulta che le amministrazioni comunali abbiano già iniziato ad annotare il nuovo termine sui titoli concessori in scadenza e/o scaduti, in attesa di una deliberazione regionale. Cna Balneatori sta seguendo la vicenda nell’interesse stesso della categoria e di tutto il mondo turistico collegato all’offerta marina.
Tante imprese possono dipendere da questa proroga – per esempio chi richiede finanziamenti per investire o deve dare garanzie – ed è quindi importante che la Regione Emilia-Romagna intervenga al più presto per regolare con semplicità e immediatezza questa attività, in modo che nessun nodo di carattere burocratico impedisca il libero lavoro di tante imprese balneari.
Cna Balneatori è pronta, se non giungeranno notizie concrete nei prossimi giorni, a far partire istanze formali verso i Comuni costieri e la Regione che richiedono la legittimazione di cui si ha diritto; riteniamo però che – così come fatto da molte altre Regioni italiane – sia possibile andare al più presto alla soluzione del problema con una semplice circolare esplicativa.
Nevio Salimbeni è responsabile Cna Balneatori di Ravenna e Cervia
© RIPRODUZIONE RISERVATA