La sede della Cooperativa bagnini di Rimini sud è vittima di un errore sul calcolo dei canoni demaniali e porta il Comune in tribunale. La vicenda è raccontata sulle pagine del Corriere di Romagna: a causa di una presunta svista sulle mappe demaniali, la cooperativa che riunisce gli imprenditori balneari della nota località romagnola si è vista lievitare il canone di oltre il 200%.
A detta dei balneari, l’errore sarebbe stato causato dalla sovrapposizione delle mappe del lungomare, su cui insiste la sede della cooperativa (nella foto). E così, la struttura risulterebbe per 30 metri quadrati sul territorio comunale e per 70 metri quadrati sul demanio statale, portando il Cosap (l’ufficio locale che si occupa della gestione dei canoni e dell’occupazione di spazi pubblici) a chiedere un canone doppio per la medesima superficie.
La Cooperativa bagnini di Rimini sud ha deciso di prendere le vie legali per risolvere il problema, facendo causa al Comune di Rimini. Spiega Mauro Vanni, presidente dei balneari di Rimini sud: «La struttura è da un paio di anni sul demanio, ma incredibilmente risulta a metà in territorio comunale e a metà in quello statale».
Il Comune, invece, si difende tramite la dichiarazione dell’assessore all’urbanistica Roberta Frisoni rilasciata al Corriere di Romagna: «Abbiamo scritto al demanio marittimo di Bologna per chiedere di attivarsi, perché l’attuale perimetrazione effettivamente non coincide con quella del catasto». Ma non ci sono garanzie su una soluzione rapida del contenzioso.
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