La richiesta al Governo "se intenda assumere in forma ufficiale iniziative presso l’Unione europea tese ad escludere il settore del demanio marittimo turistico dalla direttiva servizi Bolkestein" è stata presentata dal coordinamento degli assessori al turismo che si è riunito ieri pomeriggio presso la delegazione romana delle Regione Marche.
Con una posizione assunta all’unanimità, gli assessori regionali al turismo hanno sottolineato che "è pregiudiziale per qualsiasi altra iniziativa che il governo nazionale espliciti l’intenzione se intende o meno avviare un confronto con l’Ue che porti alla deroga della direttiva servizi. In caso di risposta negativa – ha sottolineato il coordinamento – si chiede al Governo di ripristinare il tavolo per giungere ad una legge quadro di settore che, in un’ottica di generale organizzazione e semplificazione, contenga anche i criteri, peraltro già elaborati dalle Regioni, che tutelino e salvaguardino la peculiarità, la tipicità e il valore della piccola e media impresa balneare italiana".
Afferma in merito Riccardo Borgo (nella foto), presidente nazionale del Sindacato Italiano Balneari-Confcommercio: "Apprezziamo la presa di posizione, all’unanimità, da parte degli assessori regionali al turismo per quanto riguarda la richiesta al Governo di attivarsi nei confronti dell’Unione Europea al fine di verificare la volontà di far uscire il demanio marittimo turistico dalla Direttiva Servizi".
"Valutiamo positivamente anche l’impegno delle Regioni sulla definizione di una legge quadro che ridefinisca le regole del nostro comparto. Riteniamo, comunque, fondamentale il ruolo che loro stesse possono svolgere in questo momento a tutela e salvaguardia di 30.000 imprese che costituiscono l’ossatura portante del sistema turistico balneare, un impegno che può portare anche ad una crescita ed ad uno sviluppo di questo settore a tutto vantaggio del turismo italiano".
Ufficio stampa del Sib-Confcommercio
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