ROMA – Nella complessa situazione in cui versa il comparto balneare italiano, l’europarlamentare Paolo Bartolozzi (Ppe, nella foto) ha rilasciato all’associazione Itb Italia un resoconto dell’incontro avuto in sede europea con il ministro Enzo Moavero Milanesi alla presenza degli europarlamentari italiani.
Innanzitutto, sottolinea Bartolozzi, spetta alla Commissione europea stabilire se i connotati giurisprudenziali dell’iniziativa di legge del governo spagnolo siano o meno riconosciuti dalle norme di funzionamento della Comunità europea. Qualora tale riconoscimento dovesse essere positivo, è stato fatto presente al ministro Moavero Milanesi che lo stesso indirizzo normativo dovrà essere intrapreso dal nostro Stato italiano, non tanto nel ricalcare lo schema di legge spagnola quanto nel riconoscere i principi di protezione e riconoscimento dei diritti legittimamente acquisiti dagli attuali concessionari di beni demaniali italiani in virtù di leggi pregresse perfette.
Allo stesso tempo, Bartolozzi ha sottolineato come “la nuova direttiva sulle concessioni” rimanga un ulteriore percorso utile al nostro salvataggio, percorso portato avanti con emendamenti firmati e presentati dallo stesso onorevole e da altri europarlamentari attenti alla nostra drammatica situazione.
Alla luce di ampie documentazioni prodotte anche dalla nostra associazione Itb Italia, Paolo Bartolozzi ha ricordato al ministro Moavero Milanesi come siano state indicate con chiarezza le difficoltà che le nostre aziende stanno affrontando e l’incertezza del presente e futuro di centinaia di migliaia di famiglie e le possibili soluzioni indicate nei documenti consegnati all’attenzione del governo.
Bartolozzi auspica che una volta che si sia espressa la Commissione europea possa aspettare al Parlamento svolgere un’azione di indirizzo verso l’unico scopo di emanare una legge a tutela dei concessionari demaniali marittimi attuali, salvaguardando gli investimenti eseguiti e da realizzare per continuare il nostro lavoro, senza paletti né filo spinato aggiungiamo noi dell’Itb. Ci auguriamo che agli attuali concessionari demaniali italiani venga riconosciuto un titolo, se non uguale a quanto impunemente tolto, di sicuro migliorativo: niente infatti potrà ripagare le difficoltà economiche, fisiche e mentali a cui siamo sottoposti da anni e non per colpa nostra.
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