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Balneari, Scajola: ‘Da Pizzolante un attacco vergognoso’

L'assessore regionale della Liguria risponde alle parole del deputato Ap-Ncd, relatore della riforma sulle concessioni balneari.

«La Regione Liguria non prende in giro i balneari, anzi si è fatta interprete dei problemi che hanno 30.000 imprese italiane e con senso di responsabilità e disponibilità ha sempre cercato soluzioni per aiutare le famiglie e un’imprenditoria nazionale di cui il governo si è dimenticato». Risponde così l’assessore regionale al demanio Marco Scajola all’attacco del deputato Sergio Pizzolante alla Regione Liguria nel corso dell’incontro odierno alla Fiera Imprese dei Balneari di Ravenna (vedi notizia).

«Non stupiscono le parole pronunciate da Pizzolante – prosegue Scajola – visto che alcuni giorni fa il ministro del suo governo illegittimo, Carlo Calenda, aveva definito i balneari vergognosi; parole che offendono non solo la categoria, ma tutti i cittadini italiani. Mi sarei aspettato semmai da Pizzolante una forte presa di distanza dalle parole del suo ministro, piuttosto che un attacco a chi sta solo cercando di aiutare e sostenere famiglie e lavoratori. Il governo dice che farà una legge per mettere al sicuro le nostre imprese, e allora perché non spiega la durata del periodo transitorio e si nasconde dietro il vedremo? Solo perché non ha il coraggio di dire che le gare le vorrebbe fare domattina, mettendo seriamente a rischio chi per tanti anni ha gestito le nostre imprese».

«I 30 anni, quale periodo transitorio necessario per traguardare la direttiva Bolkestein che vuole mettere a gara immediatamente le concessioni demaniali – dice Scajola – sono stati identificati da tutte le associazioni dei balneari e si configurano come un giusto periodo, così come hanno fatto altri paesi, come Spagna e Portogallo che hanno dato alle proprie aziende proroghe significative», precisa Scajola.

«Non si capisce, pertanto, perché l’Italia non lo voglia fare – aggiunge l’assessore ligure – il vero problema è che noi abbiamo un governo timido che non tutela gli interessi dei balneari e delle aziende e l’unica cosa che sa fare è criticare la Regione Liguria, non apprezzando quanto stiamo facendo con grande senso di responsabilità. Noi andiamo avanti per la nostra strada: avremmo sperato che il governo italiano difendesse le nostre imprese sui tavoli europei, ma così non è stato, in quanto si limita a prendere tempo, perché non sa come andare avanti e non si degna nemmeno di rispondere alla richiesta di incontro che tutte le regioni italiane hanno avanzato, lo scorso 21 febbraio, in sede di Tavolo interregionale del demanio».

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