Attualità

Balneari, Lega attacca sinistra. Replica Pd: ”Irresponsabili”

L'esponente di Salvini propone il ''doppio binario'', ma Arlotti rinfaccia al centrodestra il ''peccato originale''.

Botta e risposta tra Lega e Partito democratico sulle concessioni balneari. Ad accendere la discussione è Elena Raffaelli, candidata alla Camera dei deputati per il partito di Salvini come capolista all’uninominale nel collegio romagnolo. In un’intervista rilasciata ieri al Corriere di Romagna, sollecitata dal giornalista che le ha chiesto “Quale pensa sia la soluzione per le concessioni delle spiagge?”, la Raffaelli ha infatti risposto così: «Legge nazionale che prevede doppio binario. Dobbiamo seguire la strada della Liguria: 30 anni di assegnazione (agli attuali balneari, NdR) e bando per tutte le spiagge che non sono in concessione».

La Raffaelli, come abbiamo evidenziato ieri nella nostra analisi sui candidati decisivi per la questione delle spiagge, è anche titolare di uno stabilimento a Riccione e pertanto è l’unica imprenditrice balneare a correre per un seggio in parlamento. «In Italia non è vero che l’arenile sia un bene di cui c’è poca disponibilità – ha aggiunto la candidata – e fino a questo momento la sinistra non è riuscita a fare niente».

Immediata la replica di Tiziano Arlotti, candidato al Senato per il Partito democratico: «La Lega è solita a sparate senza fondamento, e la sua candidata Elena Raffaelli non fa eccezione quando afferma senza pudore che la sinistra non avrebbe fatto nulla per i balneari. Raffaelli farebbe meglio a rileggersi ciò che è successo in questa legislatura alla Camera, dove la Lega e i suoi alleati hanno votato contro la legge-delega di riforma delle concessioni che conteneva anche il doppio binario, e successivamente al Senato, dove l’ostruzionismo del centrodestra e del Movimento 5 Stelle ha di fatto affossato la possibilità di un rapido esame e della definitiva approvazione del provvedimento».

«Ora la Raffaelli continua la tradizione del centrodestra di vendere favole e illusioni agli operatori, promettendo ulteriori proroghe a oltranza», aggiunge Arlotti. «Ma è proprio il centrodestra ad avere creato il danno originale ai balneari. Quando infatti era al governo con Berlusconi, anziché aprire un negoziato con l’Europa per l’esclusione del comparto balneare dalla direttiva Bolkestein, ha preferito non risolvere il problema e concedere proroghe, incassando così due procedure di infrazione. La demagogia e l’irresponsabilità hanno caratterizzato negli ultimi dieci anni l’approccio del centrodestra al problema in cui versano le decine di migliaia di imprese e i tanti lavoratori di un settore così importante e strategico come l’industria balneare. Lega e centrodestra dovrebbero perciò avere almeno la decenza di assumersi le proprie responsabilità. Abbiamo bisogno di norme chiare e il lavoro che abbiamo fatto nella passata legislatura permetterà già all’avvio della prossima di avere una base per varare subito il provvedimento. Altrimenti scatterà l’ennesima procedura di infrazione da parte dell’Unione europea, e a pagare ancora una volta saranno gli operatori».

 

© Riproduzione Riservata

Mondo Balneare

Dal 2010, il portale degli stabilimenti balneari italiani: notizie quotidiane, servizi gratuiti, eventi di settore e molto altro.
Seguilo sui social: