Fiba-Confesercenti Sindacati e associazioni

”Balneari, lavoriamo uniti per risolvere il problema Bolkestein”

L'appello di Fabrizio Lotti (Fiba Toscana): ''Negli ultimi dieci anni abbiamo visto solo fallimenti, ora è tempo di una nuova fase''.

«La categoria dei balneari è stata perdente negli ultimi dieci anni. Serve una nuova fase che riparta dall’unità sindacale per poterci meglio confrontare la politica». È il messaggio di Fabrizio Lotti (nella foto), presidente Fiba-Confesercenti Toscana, che attraverso Mondo Balneare lancia un appello per affrontare la nuova fase politica apertasi dopo le ultime elezioni. «Non abbiamo una proposta unitaria e non riusciamo a parlare con un’unica voce – afferma Lotti – al contrario di altri paesi come la Spagna, in cui c’è un solo rappresentante per tutti gli imprenditori. Così non riusciremo mai a risolvere la difficile situazione legata alla direttiva Bolkestein, e per questo chiediamo di cambiare pagina».

Venerdì scorso Lotti ha inviato una lettera a tutti i rappresentanti regionali di Fiba-Confesercenti, chiedendo il «rinnovo dei dirigenti nazionali dell’associazione, scaduti da tempo», al fine di «negoziare con autorevolezza con i nuovi interlocutori politici». Secondo il presidente di Fiba Toscana, «negli ultimi dieci anni a livello nazionale non è stato raggiunto nessun risultato; anzi, al di là di chi abbia più ragione o più torto, la categoria si è sempre più divisa».

«In questo momento politico delicato, la richiesta di Sib, Fiba e Oasi per incontrare i nuovi capigruppo è stata fuori luogo», aggiunge Lotti a Mondo Balneare. «Rischiamo che venga riproposta la solita minestra in cui ogni sigla va a ribadire la sua posizione, diversa da quella di tutti gli altri, alimentando solo confusione. Invece, gli errori e l’esperienza maturata negli ultimi dieci anni dovrebbero portarci a costruire, almeno su questioni fondamentali come la Bolkestein, una solida proposta unitaria e una strategia unica. In Fiba-Confesercenti questo compito possono assolverlo solo un nuovo presidente e un rinnovato gruppo dirigente, in grado di formulare nuove proposte e costruire adeguati rapporti politici».

«Una vera categoria di imprenditori deve avere una proposta unica, elaborata con i propri tecnici e legali e approvata democraticamente, da imporre alla politica – prosegue Lotti – e invece le ultime elezioni hanno solo contribuito ad alimentare le fazioni e il tifo inconcludente». Facendo pagare un caro prezzo: «Il ritardo sulla “battaglia madre” contro la Bolkestein, pur rimanendo il tema più importante, ci ha fatto tralasciare molte altre questioni rilevanti: gli albergatori nel frattempo sono diventati una categoria competitiva anche nella partita delle spiagge, l’Iva è rimasta al 22% contro il 10% di tutte le altre imprese turistiche, e l’erosione costiera ha continuato a divorare metri di spiaggia, minacciando l’esistenza stessa dei nostri stabilimenti proprio mentre teniamo di salvarli dal punto di vista normativo».

Secondo Lotti, il problema della Bolkestein non può essere risolto in maniera semplicistica, ma «sarà necessario sostituire in modo intelligente l’articolo 37 del Codice della navigazione sul diritto di insistenza, che ci siamo fatti togliere troppo facilmente, e introducendo una nuova normativa al posto dell’articolo 49, in modo da preservare il valore delle nostre aziende».

Eppure, l’appello del presidente di Fiba Toscana arriva dopo che la sua associazione regionale si è ormai da alcuni anni autosospesa dal direttivo nazionale, e dunque rischia di rimanere inascoltata. Ma Lotti risponde così a questa osservazione: «Abbiamo compiuto quel gesto perché ritenevamo che a livello nazionale la Fiba-Confesercenti non stesse svolgendo un ruolo da protagonista nella vertenza dei balneari, e questo ci ha permesso nel frattempo di portare a termine un’ottima legge regionale che ha fissato degli importanti paletti, dai vent’anni di concessione al riconoscimento del valore commerciale. Ciò non toglie che chi esce ha sempre torto. Ma ora siamo pronti ad aprire una pagina nuova, e la nostra lettera di venerdì ha proprio voluto compiere il primo passo in questa direzione».

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