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Balneari, la strada delle Regioni per colmare il vuoto del governo

La riforma nazionale delle concessioni demaniali continua a tardare e fioccano i tentativi di risolvere la situazione a livello locale: prima la Toscana, poi la Campania, ora l'Abruzzo. E le altre vogliono seguire la rotta.

Prima la Toscana, poi la Campania. Ora al lavoro ci sono Abruzzo e Marche, e le prossime saranno Emilia-Romagna e Liguria. Dato che il governo italiano continua a essere latitante sulla riforma delle concessioni balneari, sono diverse le Regioni che hanno deciso di muoversi in autonomia per restituire agli imprenditori del settore la necessaria sicurezza per tornare a pianificare gli investimenti. Una decisione non facile, soprattutto perché la gestione del demanio marittimo è di competenza statale e gli eventuali provvedimenti regionali rischiano di essere impugnati, ma esistono degli spiragli attraverso cui muoversi legittimamente per risolvere un vuoto normativo che va avanti da ormai troppi anni.

Come avevamo scritto, il consiglio dei ministri di giovedì scorso era forse l’ultima occasione per varare la riforma entro il 2016, ma il testo non è stato presentato. Le promesse arrivate pubblicamente da ministri, sottosegretari e parlamentari davano per certa la legge-delega entro novembre, ma il timore – ora confermato – è che si volesse attendere il referendum del prossimo 4 dicembre prima di procedere. E ora potrebbe essere troppo tardi: l’ultimo mese dell’anno sarà tutto dedicato alla manovra di bilancio, e così è ormai certo che la riforma delle concessioni balneari inizierà il suo percorso solo nel 2017.

Proprio per questo, alcune Regioni si sono mosse per conto proprio, tanto da far immaginare uno scenario in cui saranno gli enti locali, alla fine, a risolvere il vuoto normativo: una strada che se dà una parte offre maggiori garanzie agli imprenditori balneari, dall’altra rischia di generare molte differenze di località in località. Offriamo qui di seguito un punto della situazione attuale nei vari territori costieri per meglio capire cosa sta accadendo.

Toscana: concessioni di 20 anni per chi investe

La Regione Toscana ha fatto da apripista, varando la legge 31/2016 che permette agli imprenditori balneari di ottenere un nuovo titolo concessorio ventennale, presentando un piano di investimenti. La legge sfrutta una norma tuttora in vigore – l’articolo 18 del Codice della navigazione sul cosiddetto “atto formale” – per offrire agli operatori del settore una garanzia di sicurezza, del tutto facoltativa e rispettosa della direttiva europea Bolkestein: per ottenere i 20 anni, infatti, l’imprenditore deve passare tramite procedura pubblica, ma la legge toscana ha messo delle forti tutele per gli attuali concessionari – cioè il pieno riconoscimento del valore commerciale a carico dell’eventuale subentrante – tanto che sono già più di trecento gli imprenditori che hanno ottenuto i nuovi titoli.

Il mese scorso a Piombino si è tenuto un convegno per divulgare le “istruzioni” all’utilizzo della legge toscana, di cui abbiamo offerto un completo resoconto in questo articolo.

Campania: titoli ventennali assegnati dai Comuni

Anche in Campania le amministrazioni locali stanno sfruttando l’atto formale per rilasciare nuovi titoli ventennali agli attuali imprenditori, ma qui si tratta di percorsi intrapresi a livello comunale, anziché regionale come in Toscana. Il primo Comune a regolamentare questa opportunità è stato Cellole, seguito da Sessa Aurunca (vedi notizia), e secondo quanto ci ha riferito il rappresentante dei balneari campani Antonio Cecoro in una recente intervista, sarebbero in arrivo altre tre delibere da parte di altrettante amministrazioni comunali.

L’Abruzzo punta sul legittimo affidamento

Diverso il percorso normativo intrapreso dalla Regione Abruzzo, che proprio la scorsa settimana ha depositato un progetto di legge – firmato dal consigliere Luciano Monticelli e dal vicepresidente di giunta Giovanni Lolli – concentrato sul concetto di “legittimo affidamento” nel tentativo di salvaguardare la titolarità delle attuali concessioni. L’iter è appena iniziato e ancora non c’è niente di concreto, ma si punta ad approvare il testo entro pochi mesi.

Il disegno di legge, redatto di concerto con i sindacati di categoria Sib-Confcommercio, Fiba-Confesercenti, Cna Balneatori e Assobalneari-Confindustria, è disponibile cliccando qui.

Anche le Marche hanno avviato il percorso

Secondo quanto si apprende dal Resto del Carlino (fonte), anche le Marche hanno iniziato i lavori per varare una legge regionale. Una prima riunione si è tenuta la settimana scorsa tra l’assessore al turismo Moreno Pieroni e i rappresentanti di Itb Italia, Sib-Confcommercio, Fiba-Confesercenti, Assobalneari-Confindustria e Oasi-Confartigianato, e un secondo incontro è già in programma per la prossima settimana. Ma ancora non sono stati divulgati i dettagli del testo, che si troverebbe in una fase molto iniziale di valutazione.

Emilia-Romagna e Liguria saranno le prossime

L’Emilia-Romagna sta guardando con interesse ai movimenti delle altre regioni costiere, in particolare con l’assessore al turismo Andrea Corsini che ha sempre seguito da vicino la vicenda. L’aria che si respira è spazientita e lo stesso Corsini quattro giorni fa, al convegno “L’innovazione del turismo in Emilia-Romagna” organizzato da Cna, ha pronunciato una frase emblematica: «Se il governo non approverà la legge-delega in tempi brevi, da parte nostra partirà un altro percorso. L’attuale situazione dei balneari è insostenibile per il turismo». Interpellato da Mondo Balneare per un chiarimento, Corsini conferma: «Stiamo solo aspettando il referendum, poi se il governo continuerà a non agire, vareremo anche noi una legge regionale di concerto con tutte le associazioni di categoria. Francamente questa attesa non è più tollerabile e non si comprende perché non si riesca a partire con questa riforma».

Non da meno è la Liguria, con l’assessore Marco Scajola che ha più volte promesso ai balneari un provvedimento regionale che tuteli le loro aziende, se il governo non interverrà in materia. Che siano queste due le prossime regioni destinate a varare una legge locale?

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Alex Giuzio

Caporedattore di Mondo Balneare, dal 2008 è giornalista specializzato in economia turistica e questioni ambientali e normative legate al mare e alle spiagge. Ha pubblicato "La linea fragile", un saggio sui problemi ecologici delle coste italiane (Edizioni dell'Asino, 2022), e ha curato il volume "Critica del turismo" (Grifo Edizioni 2023).
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