di Fabrizio Licordari
Assobalneari-Confindustria non si è trovata d’accordo nel redigere il comunicato di ieri relativo al disegno di legge sulla riforma delle concessioni balneari (clicca qui per leggerlo, NdR), e non vi ha partecipato perché non lo ha ritenuto utile in una fase così delicata delle trattative con il governo.
Al posto di fare il comunicato, Assobalneari ha suggerito ai colleghi di chiedere un incontro urgente al sottosegretario Per Paolo Baretta, per avviare anche con il Ministero dell’economia un serio confronto sui temi che ci stanno a cuore e che ci preoccupano: il periodo transitorio di almeno 30 anni come per il modello spagnolo e il riconoscimento dell’indennizzo che comprenda anche l’avviamento che gli imprenditori hanno saputo apportare alle loro aziende in anni di lavoro, sulla base dei principi enunciati dal Codice Civile.
Mi dispiace non avere avuto la condivisione dei colleghi presidenti su questa impostazione di lavoro: il comunicato, di cui condivido le preoccupazioni, avremmo potuto farlo in un secondo tempo se necessario, ma in questa fase sarebbe stato più utile chiedere a tempi brevi l’incontro con il sottosegretario Baretta. Avevo già avuto rassicurazioni sulla disponibilità a effettuare l’incontro in tempi brevissimi.
Assobalneari non vuole comunque tralasciare questa possibilità, che deve diventare una opportunità di un serio confronto ulteriore e necessario, perché il Ministero dell’economia ha un ruolo di primaria importanza nella gestione del demanio e dovrà concertare anch’ esso con la Presidenza del Consiglio dei Ministri e con il Ministero per gli affari regionali il riordino delle disposizioni in materia di concessioni demaniali marittime.
Fabrizio Licordari, presidente Assobalneari-Confindustria
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