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Ascoli Piceno, l’Itb battaglia in consiglio provinciale

Il presidente Ricci protesta contro l'ex presidente provinciale Rossi, che non era d'accordo sulla deroga

Si è tenuto l’altro ieri il consiglio provinciale di Ascoli Piceno, che ha visto come settimo e ultimo ordine del giorno la questione delle concessioni demaniali in relazione alla direttiva Bolkestein che intende metterle all’asta. Il relatore Giuseppe Mercuri (Pdl) ha chiesto alla giunta provinciale di «assumere tutte le iniziative possibili nei confronti della Regione Marche, del governo e dell’Unione Europea affinché vengano escluse dall’evidenza pubblica, tramite una deroga, le imprese turistico-balneari, e che sia evitata la distruzione di un settore economico vitale per l’economia di questa provincia».

Visto il tema scottante, ad assistere al consiglio erano presenti Giuseppe Ricci, presidente dell’Associazione Imprenditori Turistici Balneari (Itb) che ha la sua sede a San Benedetto Del Tronto, e una decina di balneari locali. Se prima del consiglio Ricci e i suoi associati hanno simbolicamente evocato la protezione di Sant’Emidio, protettore dei terremoti, dal ‘sisma Bolkestein’, durante la seduta l’atteggiamento si è fatto meno ironico, anzi addirittura nervoso quando Massimo Rossi (Rifondazione Comunista) ha proposto di modificare la parte in cui si chiede la deroga all’evidenza pubblica. L’Itb ha costruito tutta la sua battaglia chiedendo la deroga, perciò Ricci non ha accettato la posizione di Rossi. Quest’ultimo ha motivato così la sua richiesta: «Conosco benissimo la situazione dei balneari, e vorrei ricordare a tutti che la direttiva Bolkestein è stata approvata al Parlamento europeo nel 2006 con i voti di tutti gli schieramenti politici tranne quello di Rifondazione Comunista. Da presidente della Provincia andai a Strasburgo a protestare quando nessuno ancora era a conoscenza di questa direttiva. Per questo sono sostanzialente d’accordo con l’ordine del giorno proposto da Mercuri. Tuttavia non mi convince la parte in cui si cita la deroga all’evidenza pubblica: alla Commissione europea bisogna far capire la peculiarità italiana degli stabilimenti balneari e gli investimenti realizzati in passato».

Al termine del consiglio provinciale il testo è stato leggermente modificato, ma non come avrebbe desiderato Rossi: e così, l’Itb si è dichiarata soddisfatta del risultato.

pouf Pomodone

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