La Regione Abruzzo si allinea a Marche e Liguria e approva all’unanimità un impegno a «scongiurare» le evidenze pubbliche delle concessioni balneari.
L’ordine del giorno, approvato lo scorso martedì all’unanimità, è stato presentato dal consigliere Lorenzo Sospiri (Forza Italia) su invito di Assobalneari-Confindustria Abruzzo, che ha divulgato la notizia.
«Sono molto soddisfatto e colgo l’occasione per esortare le rimanenti strutture territoriali che ancora non l’avessero fatto di proporre ai rispettivi consigli regionali di approvare l’ordine del giorno sulla falsa riga di quelli già approvati», commenta il presidente di Assobalneari Fabrizio Licordari.
L’odg, in base «a quanto si apprende dal sito MondoBalneare.com» sulle intenzioni del governo di lavorare a un «disegno di legge di riordino del demanio marittimo che prevede le aste per le concessioni in essere e l’aumento spropositato dei canoni demaniali», il che «distruggerebbe un’eccellenza del turismo italiano in nome della burocrazia europea e delle multinazionali che ne trarrebbero vantaggio mettendo a serio rischio il futuro di migliaia di aziende e di posti di lavoro», «impegna il Presidente e la Giunta Regionale a verificare la veridicità delle informazioni circa il disegno di legge sulle aste per le concessioni demaniali e l’aumento dei canoni demaniali, e nel caso che quanto appreso corrisponda a verità, si impegna a mettere in atto tutte le azioni politico-istituzionali affinché venga scongiurata tale evenienza».
Il testo dell’ordine del giorno è simile a quello già approvato nelle Marche e in Liguria: se altre regioni si allineassero, si costituirebbe un fronte unico di contrarietà ai preoccupanti intenti del governo.
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