È stato approvato il regolamento della nuova legge regionale che governa gli arenili del Lazio. Il testo stabilisce che, anche in presenza di stabilimenti balneari, ogni 300 metri deve essere aperto un varco di accesso che consenta a tutti di raggiungere il mare.
«Regole certe, trasparenza e sostenibilità ambientale: con questa riforma attesa da molti anni il Lazio è all’avanguardia del settore – ha dichiarato il capogruppo alla Pisana Massimiliano Valeriani – e favorirà una diversificazione dell’offerta balneare per rispondere alle esigenze di cittadini, turisti e operatori».
Il regolamento, approvato in Commissione attività economiche, stabilisce l’esistenza di 3 tipi di spiagge: stabilimenti balneari, spiagge libere con servizi e spiagge libere. In particolare gli stabilimenti non saranno più classificati come tali in base alla presenza di cabine, bensì alla "possibilità a loro riservata del preposizionamento delle attrezzature".
La legge stabilisce inoltre la durata delle nuove concessioni, che sarà direttamente proporzionale agli investimenti del vincitore del bando. Infine, ai comuni che non rispettano il limite del 50% delle spiagge libere è vietato contrarre nuove concessioni.
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