Ambiente Attualità

Vietato fumare in spiaggia: la nuova legge dal 2016

Il ministro della salute Lorenzin annuncia l'estensione della legge Sirchia, coinvolgendo anche gli stabilimenti balneari.

di Alex Giuzio

L’estate 2015 potrebbe essere l’ultima occasione per fumare sulla spiaggia. Dieci anni dopo la legge Sirchia. che ha cambiato le abitudini dei fumatori italiani vietando di accendersi una sigaretta nei luoghi chiusi, il ministero della salute sta infatti valutando di estendere il divieto ai parchi pubblici e alle spiagge attrezzate.

«Si tratta di possibili iniziative, il cui successo in altri Paesi è documentato», conferma il ministro della salute Beatrice Lorenzin a La Repubblica, che ha anticipato la novità. «Sicuramente ci sarà una stretta ulteriore. Partiremo dai film e dalle auto con minori, poi studieremo eventuali nuove misure. È una materia da approfondire, su cui eventualmente aprire un confronto». Anche gli spazi all’aperto, come già avviene ad esempio negli Stati Uniti, potrebbero diventare off limits per chi vuole accendersi una sigaretta. Ma per quanto riguarda i litorali, la nuova legge riguarderà solo gli stabilimenti balneari e non le spiagge libere.

Per gli operatori balneari si tratterà di un cambiamento significativo: da una parte sarà difficile mantenere il controllo della clientela mentre è stesa sotto gli ombrelloni, ma dall’altra parte si elimineranno i fastidiosi mozziconi di sigaretta da raccogliere ogni sera prima della chiusura, che rappresentano il principale rifiuto abbandonato sulla spiaggia, con gravi danni per l’ecosistema marino e costiero. Le cicche di sigarette costituiscono infatti tra il 30 e il 40% dei rifiuti nel Mar Mediterraneo (dati del Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente – UNEP).

In dieci anni di legge Sirchia, ritenuta utile dal 95% degli italiani e rispettata dal 90%, la prevalenza dei fumatori nel nostro Paese è diminuita dal 23,8% al 19,5% e la vendita dei prodotti a base di tabacco è calata di circa il 25% (dati Istat). L’introduzione di nuovi divieti nei parchi e negli stabilimenti balneari non potrà che migliorare ulteriormente queste statistiche.

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