Attualità

Toscana, la pedalata anti Bolkestein ha avuto successo

Oltre cento i partecipanti alla manifestazione che è passata per le località balneari della Toscana

di Alex Giuzio

La pedalata ha funzionato: i balneari toscani hanno conquistato, per l’ennesima volta, l’attenzione dei media sui problemi derivanti dalla direttiva Bolkestein. Questa volta lo hanno fatto con una pedalata pacifica partita da Marina di Massa in direzione Viareggio, allo scopo di distribuire volantini informativi sulle conseguenze negative apportate sulle spiagge italiane dalla direttiva servizi.

Il gruppo di partecipanti – oltre un centinaio, tutti vestiti con la simbolica felpa rossa dalla scritta ‘Salvataggio’ – è arrivato fino a Forte dei Marmi e a Marina di Pietrasanta, incollando in ogni stabilimento balneare il volantino che trovate qui. Le manifestazioni precedenti (la pedalata è infatti il quarto evento organizzato dai balneari toscani) erano rivolte all’opinione pubblica, mentre questa volta il gruppo si è concentrato sui balneari. "I cittadini sono ormai abbastanza informati sulla Bolkestein – spiega Stefano Gazzoli, presidente del consiglio direttivo del consorzio Riviera Toscana – e così abbiamo deciso di rivolgere questa simpatica manifestazione ai nostri colleghi ancora non informati".

Al gruppo si sono uniti i balneari di Marina di Pisa, Lido di Camaiore, Viareggio e Carrara, che hanno partecipato con entusiasmo alla pedalata. La quale, visto il successo, verrà senz’altro replicata per la quinta volta. Il resoconto della giornata è stato scritto efficacemente da Sara del bagno Tropicana nel gruppo facebook ‘La spiaggia si… cura’: "Oggi qualcuno ha detto che dovremmo andare a lavorare, qualcun altro che è favorevole alle aste, qualcun altro ancora che è tempo che ci tolgano i bagni e che ci siamo arricchiti fin troppo pagando una miseria… Io ho risposto educatamente ma molto seccata che noi i bagni non li abbiamo rubati, che non ci sono caduti dal cielo e che non li abbiamo vinti alla lotteria, ma che li abbiamo comprati. Molti anni fa nessuno voleva le spiagge, e noi abbiamo sputato sangue per rendere gli stabilimenti balneari ciò che sono oggi: delle imprese a tutti gli effetti. Ho paura che stiamo combattendo questa battaglia in una tale minoranza che quasi mi spaventa, ma voglio guardare oltre e affrontare con forza tutto ciò che avverrà; e guardandomi indietro non voglio dire ‘Cavolo, potevo fare anche questo!’. Se sia servito oggi pedalare, non lo so. Se servirà andare a Bruxelles, non lo so. Ma so solo una cosa: aspetterò chiunque al cancello con l’ascia di guerra, e se non dovessi farcela ad affrontare i nemini, renderò il mio tratto di arenile una replica di Ground Zero. Il mio lavoro e la mia vita sono lì: non saprei fare altro, perchè ho sempre fatto questo lavoro e voglio ancora poterlo fare. E ancor di più sono motivata a portare avanti quello che i miei genitori hanno creato dal niente con le loro mani e con i sacrifici che tutti noi conosciamo".

Nelle foto sotto, alcuni scatti della manifestazione.

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