Tra gli emendamenti depositati in commissione Bilancio al Senato per la legge Finanziaria, il Partito democratico presenta due proposte in materia di concessioni balneari, che chiedono di istituire una transizione di 30 anni prima delle evidenze pubbliche e di garantire il riconoscimento del valore economico delle imprese in caso di perdita della concessione.
Si tratta degli emendamenti redatti dalle associazioni di categoria Sib-Confcommercio, Fiba-Confesercenti e Oasi-Confartigianato, di cui abbiamo dato notizia ieri su Mondo Balneare (vedi articolo). Nella convinzione che non ci sia il tempo necessario per portare a termine entro la fine di questa legislatura il disegno di legge 4302 sul riordino generale delle concessioni, approvato la scorsa settimana alla Camera, le tre sigle hanno proposto di inserire i capisaldi del ddl nella legge Finanziaria, e due senatori dem si sono fatti carico dell’impegno: secondo quanto ha riferito ieri sera l’agenzia Public Policy, si tratta di Stefania Pezzopane e Salvatore Tomaselli.
In particolare, l’emendamento Pezzopane vorrebbe garantire un periodo transitorio di minimo 30 e massimo 50 anni per le concessioni in essere al 31 dicembre 2009, istituendo parallelamente le immediate procedure di evidenza pubblica solo per le spiagge ancora libere e decretando per esse una durata dai 30 ai 50 anni per parità di condizioni.
L’emendamento presentato da Tomaselli, invece, prevede di cedere a chi ha già una concessione demaniale marittima, ma la perda a seguito della gara, “un corrispettivo per il trasferimento del ramo d’azienda, predeterminato e concordato tra questo e l’amministrazione concedente prima della fase di offerta, reso noto dal bando di gara e pari al 90% del suo valore commerciale“.
Nelle prossime ore vi terremo aggiornati sull’esito di questi due emendamenti, il cui testo completo è contenuto in questo articolo.
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