«Qualcuno ci dica una volta per tutte se l’accordo interistituzionale sottoscritto in Prefettura è ancora valido oppure no». Nel dibattito sul mantenimento invernale delle strutture balneari, Mauro Della Valle, presidente dell’associazione di categoria Federbalneari Salento, chiede chiarimenti definitivi.
L’accordo cui fa riferimento Della Valle risale al 29 ottobre 2015 e si sofferma su due punti chiave che, in una confusione normativa della materia così ingarbugliata, si erano rivelati un faro di riferimento per gli operatori. Il punto 2 di tale accordo impegnava la Soprintendenza di Lecce, Brindisi e Taranto “in presenza di istanze di riesame o nuovo rilascio per il mantenimento delle citate strutture a valutare le stesse, ai sensi dell’art. 146 del d.lgs. n. 42/2004, entro il termine previsto dalla vigente normativa”. Inoltre, al punto 3 veniva scritto testualmente che “nelle more di detto esame, le strutture per le attività integrative alla balneazione potranno essere mantenute”. In calce le firme dell’allora Prefetto Claudio Palomba, del capo della Soprintendenza Maria Piccareta e dei rappresentanti dell’assessorato regionale allo sviluppo economico, della Provincia di Lecce e dell’Anci Puglia. Ad aderire, tutte le associazioni di settore.
«In più occasioni, per ragioni nelle quali non entro nel merito ma su cui attendo risposte chiarificatrici – sottolinea Della Valle – la Soprintendenza ha chiesto, in seguito a quello stesso accordo, lo smontaggio delle strutture pure in attesa di definizione dell’istruttoria per il rilascio delle autorizzazioni paesaggistiche annuali. In sede dibattimentale (le sentenze sono pubbliche e pubblicate) gli uffici dell’ente si sono giustificati sostenendo che quell’accordo valeva per una sola stagione balneare. Puntualmente però la giurisprudenza amministrativa non ha accolto tale tesi, ritenendo invece valido quell’accordo interistituzionale, il quale del resto non aveva riportata data di scadenza».
Federbalneari quindi, in attesa della norma nazionale promessa dal sottosegretario Lucia Borgonzoni, chiede si faccia chiarezza almeno su questo fronte. «Gli operatori su quella intesa interistituzionale fanno affidamento, pertanto – è la provocazione di Della Valle – si abbia da parte di qualcuno dei rappresentanti istituzionali firmatari il coraggio di dire pubblicamente che è diventata carta straccia. Quello che non vogliamo più è la confusione normativa. Diteci cosa vale e cosa no, cosa si può fare e cosa no. Ma metteteci nella condizione di lavorare serenamente».
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