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Salento: ‘Se l’erosione arriva a Milano, la stagione è persa’

Le associazioni di categoria accusano l'iniziativa di Assobalneari: 'Danneggerà il turismo pugliese'. Ma Della Valle contrattacca: 'Pensate solo alle apparenze'.

di Alex Giuzio

Fa discutere l’iniziativa decisa da Assobalneari Salento di distribuire volantini alla Borsa Internazionale del Turismo di Milano, per mostrare al pubblico i gravi danni provocati dall’erosione nelle coste pugliesi. Il presidente di Assobalneari Salento, Mauro Della Valle, ha fatto stampare alcuni confronti fotografici delle località marittime com’erano cinque o dieci anni fa – cioè prima dell’erosione – e oggi: un’iniziativa simbolica per denunciare «l’indifferenza politica di chi punta il dito contro i balneari quali presunti responsabili dell’erosione», come ha scritto Della Valle due giorni fa nelle nostre pagine.

Ma le altre associazioni di categoria non ci stanno. «È come invitare i turisti a non venire in vacanza in Puglia», dicono, evidenziando il rischio che la provocazione di Assobalneari venga tradotta negativamente. La stessa Confindustria, alla quale aderisce Assobalneari Salento, vede come dannosa l’idea di Della Valle. Dice Andrea Montinari, presidente della sezione turismo di Confindustria Lecce: «Non è così che si contribuisce allo sviluppo del territorio. Sono anni che imprese, associazioni di categoria ed istituzioni lavorano, sia a livello nazionale sia locale, per valorizzare la nostra immagine in Italia e all’estero. Non è possibile, in un contesto come quello della Bit, cercare di mettere in imbarazzo un’istituzione per raggiungere un fine, perché si potrebbe correre il serio rischio di vanificare gli annosi sforzi e l’impegno di un intero comparto. Confindustria non si sottrae dall’impellenza di sottoporre la questione dell’erosione a soluzioni concrete, ma ciò va fatto attraverso modi e sedi opportune, senza atteggiamenti autoreferenziali che non sono idonei al raggiungimento di alcuno scopo».

Dello stesso avviso è anche Luca Mangialardo, presidente Sib-Confcommercio Lecce: «Il problema dell’erosione delle coste è sicuramente da non sottovalutare per una terra come il Salento, che si contraddistingue per la forte vocazione turistica. Tuttavia, riteniamo che l’iniziativa di Assobalneari sia lesiva non solo nei confronti degli operatori del settore balneare, ma soprattutto per tutti gli altri operatori dell’intero comparto turistico che, ogni anno, lavorano duramente per mantenere alti gli standard di qualità dei servizi offerti, contribuendo efficacemente alla creazione di ricchezza economica per il nostro territorio».

Anche Massimo Rota, presidente regionale di Assoturismo-Confesercenti, e Alfredo Prete, presidente di Confcommercio Lecce, hanno lanciato analoghe critiche contro Della Valle. Infine Erminia Licchelli, presidente di Confturismo Lecce, si è pronunciata così: «Le aziende vogliono essere rappresentate da chi tutela effettivamente i diritti di tutta la categoria, e non da chi rappresenta principalmente se stesso. Non è questo il modo di risolvere i problemi; non è con le provocazioni che si ottengono i risultati, ma con il buon senso e la giusta dose di tenacia e competenza tecnica».

Puntuale, oggi è giunta la difesa di Della Valle, che ha respinto duramente le accuse degli altri sindacati: «La mia provocazione è dettata dalle urla di preoccupazione che da tempo gli imprenditori balneari lanciano per sensibilizzare le istituzioni pubbliche, e che rimangono sistematicamente inascoltate e demonizzate proprio da quelle associazioni che dovrebbero sostenere la categoria che rappresentano. Ma, ancora una volta, le necessità di “facciata” superano la “sostanza”; un’altra occasione mancata per la tutela del nostro territorio; occasione che naturalmente non passa attraverso campagne di marketing in negativo (non vi è un naturale interesse ad agire in tal senso), ma attraverso azioni anche forti finalizzate a dare uno scossone ad una classe politica silente e dormiente che, per espressa affermazione di alcuni vertici regionali, pratica la cultura del “non fare” come unica possibilità di difesa delle coste. Ebbene, Assobalneari Salento non ha intenzione di ubbidire supinamente ad una logica di tale genere; Assobalneari Salento non intende abbandonare gli imprenditori balneari che la categoria rappresenta e che oggi, più che mai, chiedono aiuto dopo ettari di spiaggia cancellati; Assobalneari Salento non intende tradire l’ambiente e le coste devastate dall’inerzia di chi ha il dovere di agire e tutelare e non lo fa. Ma, sappiamo, il compiacimento vale più della tutela degli interessi collettivi, e solo tale logica può sostenere la reazione che ha avuto la provocazione lanciata da Assobalneari Salento; quella che oggi è una provocazione non è detto che un giorno non diventi realtà quando si arriverà (e non manca molto) alla disperazione».

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